locandina evento

Una tre giorni Ogliastrina nella Valle del Pardu trekking, mountain bike e archeologia tra Jerzu, Ulassai, Osini e Gairo Taquisara, 31 maggio, 1 e 2 giugno.

Circa 250 km di percorsi per mountain bike, 80km di sentieri per un trekking dal più impegnativo a quello più semplice. Un patrimonio ambientale e archeologico di inestimabile valore. Parco archeologico di Taccu e Parco Archeologico Nuraghe S’Ulimu. La promozione territoriale che passa attraverso il patrimonio culturale e archeologico del territorio. Una scommessa. Presentazione del Geoportale Fondazione NURNET. Laboratorio Ogliastra.

BikeArcheoTaccu nasce dalla collaborazione tra Comune di Osini, Comune di Ulassai, Fondazione Nurnet, Parco dei Tacchi d’Ogliastra, Magia dei Tacchi, Coop. ArcheoTaccu, Gruppo Grotte Taquisara, Cagliari Città Ciclabile, Amici della Bicicletta Cagliari, E-Motion Ulassai, Amici del Diabete Lanusei. Tre giornate per tutti alla portata di tutti, per conoscere il territorio con occhi nuovi. Gli operatori, i ragazzi delle cooperative, gli amministratori locali, le associazioni vi accompagneranno in questo entusiasmante viaggio.

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Secondo la tradizione sarda ( ma non solo) il pane messo al contrario sul tavolo da imbandire è portatore di disgrazia e comunica mancanza di rispetto nei confronti degli altri commensali. Sicuramente i vostri nonni, almeno una volta, vi avranno sgridati nel vedervelo fare, ma forse non vi hanno mai spiegato il perchè tenevano al fatto che il pane venisse messo in tavola nel verso giusto.

Le spiegazioni sono varie e affondano le radici nell’antichità.

La prima, quella che tutti probabilmente conoscono, è legata alla religione. Il pane da sempre simboleggia il corpo di Cristo e chiaramente non è cosa bella e gradita che lo si presenti capovolto.

Ma esiste un’altra spiegazione, storica, che affonda le radici nel Medio Evo e che dalla Francia, di bocca in bocca, potrebbe essere arrivata in Italia e poi in Sardegna.  Nel Quattrocento, infatti, quando purtroppo era molto in voga la pena di morte, i fornai del regno avevano una sorta di “codice” tra loro.

Il pane è sempre stato visto, come dicevamo, alla stregua di un alimento sacro e quando i fornai erano costretti a venderlo ai boia che tanto disprezzavano, lo facevano preparandolo di bassissima qualità e porgendolo capovolto agli aguzzini. Si dice che fu per questo che il monarca Carlo VII escogitò la soluzione di far lavorare i boia incappucciati, così da non essere riconosciuti.