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Lo sapevate? Una volta a Bologna le torri “camminavano”

Le torri di Bologna, costruite tra il  XII e XIII secolo, si sono trovate a volte ad essere un ostacolo nelle epoche successive. All’inizio del Novecento, infatti, due di esse vennero demolite perché, essendo storte e basse, ostacolavano la visuale delle torri degli Asinelli e Garisenda e impedivano la creazione di una intersezione alla fine di via Rizzoli, che era appena stata allargata.

Nel 1455, però, si decise di spostarne una che sporgeva su Strada Maggiore e intralciava il passaggio.

Un targa in Strada Maggiore, infatti, recita: “Nel 1455, Aristotele Fioravanti, un bolognese coraggioso, trasferì qui, con grande audacia, per una distanza di oltre 13 metri, la torre di Santa Maria della Magione, alta 25 metri, che fu demolita nel 1825.”

Aristotele Rodolfo Fioravanti degli Uberti, figlio di un ingegnere idraulico, fu l’ingegnere che compì l’incredibile impresa di far “camminare” una torre alta 25 metri per una distanza di 13 metri (35 piedi dell’epoca).

Furono necessarie lunghe preparazioni per il trasferimento monumentale, che venne seguito con scetticismo dalla popolazione. Fu scavata una fossa intorno alla torre e venne inserito uno scivolo su cui la torre avrebbe scorso fino alla sua nuova posizione. Nonostante i problemi iniziali, l’ingegnere, riuscì a trasportarla nella sua nuova posizione. La folla che si era radunata per assistere a questo spettacolo straordinario rimase stupefatta nel vedere la torre alta camminare lentamente.

Dopo questa impresa Fioravanti divenne famoso e invitato a risolvere problemi simili tra i potenti delle città dell’epoca.

 

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