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Lo sapevate? È vero che quando fuori sta piovendo, nel Pantheon non cade l’acqua nonostante un’enorme apertura?

Lo sapevate? È vero che quando fuori sta piovendo, nel Pantheon non cade l’acqua nonostante un’enorme apertura?

È vera la diceria che all’interno dell’antica e gigantesca costruzione romana non piova nonostante l’oculo della enorme cupola di calcestruzzo abbia un diametro di ben 9 metri? Scopriamolo insieme.

Il Pantheon, stupefacente costruzione vecchia quasi duemila anni, si porta dietro molte leggende antiche e numerose curiosità che oggi ne fanno il monumento più misterioso di Roma, avvolto da storie e aneddoti che affascinano tutti i visitatori.

Il Pantheon, situato nel rione Pigna nel centro storico, è un edificio della Roma antica costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future. Fu fondato nel 27 a.C. dall’arpinate Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto. Fu fatto ricostruire dall’imperatore Adriano tra il 120 e il 124 d.C., dopo che gli incendi dell’80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea.

L’esterno e l’interno dell’edificio sono affascinanti. Dall’oculo della cupola in certe sere si scorge la luna, le dimensioni faraoniche della struttura e l’enorme spazio vuoto all’interno contribuiscono a rendere questo edificio una meraviglia che lascia i visitatori incantati, rapiti e pieni di stupore.

La cupola del Pantheon (mausoleo di uomini illustri e dei re d’Italia Vittorio Emanuele II e Umberto I) con i suoi 43,44 m di diametro interno, è la più grande mai costruita in calcestruzzo (mescolato a tufo e pietra pomice su una cassettatura in legno non armato). È la dimostrazione duratura del genio degli architetti romani, visto che l’edificio si trova ancora oggi praticamente intatto a distanza di quasi duemila anni.

Al centro si trova l’unica “finestra” della chiesa, detta “oculus” (occhio), di circa 9 metri di diametro.
Il Pantheon non è stato protetto da copertura oltre che per ragioni tecniche (la cupola sarebbe caduta per il peso eccessivo) e simboliche (per comunicare direttamente con le divinità), anche per sfruttarne la particolarità (dal foro entra un fascio di luce che consentiva studi di astronomia).

L’oculo, che dà luce alla cupola (l’unica fonte di luce di tutta la struttura), è circondato da una cornice di tegoloni fasciati in bronzo fissati alla cupola.

Un’altra leggenda narra che l’oculo fosse il foro creato dal diavolo in fuga dal tempio.

Perché allora nonostante l’apertura di nove metri di diametro dell’oculo, dentro il Pantheon non cade la pioggia? Una antica tradizione romana raccontava che nel Pantheon non penetrasse la pioggia per il cosiddetto “effetto camino”. In realtà l’acqua entra ma in questa storia c’è del vero, perché grazie alla speciale conformazione dell’apertura, si crea una corrente ascensionale d’aria che smaterializza le gocce di acqua piovana. Così, anche quando la pioggia fuori è battente, la sensazione è che all’interno piova meno; sensazione rafforzata dal fatto che i fori di drenaggio sia centrali che laterali sul pavimento impediscono il formarsi di pozzanghere.

Ultimamente però all’interno della struttura è caduta un po’ di acqua piovana. In passato, invece, era più difficile, perché quando la miriade di candele che venivano accese nella chiesa si produceva una ulteriore corrente d’aria calda che saliva verso l’alto e che incontrandosi con la pioggia la nebulizzava, annullando pertanto ancora di più la percezione dell’entrata dell’acqua.

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