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Location cinematografiche. I quartieri romani dove fu girato “Febbre da cavallo”

Location cinematografiche. I quartieri romani dove fu girato “Febbre da cavallo”.

Un cult del cinema comico italiano è “Febbre da cavallo”, un film diretto nel 1975 da Stefano Vanzina (Steno) nel 1976. Una pellicola spassosa con tre amici appassionati di scommesse ippiche spesso perdenti che inventano stratagemmi (ribattezzate affettuosamente “mandrakate”) per poter puntare ai cavalli. I personaggi principali furono interpretati magistralmente da Gigi Proietti, Enrico Montesano e Francesco de Rosa. Tra gli altri attori, anche una giovane Catherine Spaak.

Inizialmente il film non ebbe successo al botteghino, ma successivamente fu rilanciato grazie alla televisione, divenendo un punto di riferimento sia per gli appassionati della commedia all’italiana, che per i veri scommettitori degli ippodromi.

La maggior parte delle riprese furono effettuate a Roma. Vediamo insieme le varie location.

L’ippodromo al centro delle peripezie del film è quello di Tor di Valle, chiuso nel 2013. Il film si apre con il grande Gigi proietti che in un’aula di tribunale dice al giudice: “Signor Presidente, e dove vuole che sia cominciato il pasticcio? A Tor di Valle, regolare!”

Nello stesso quartiere verrà costruito lo Stadio della Roma, del quale abbiamo parlato in un precedente articolo.

Molte delle scene presero vita in piazza d’Aracoeli e piazza Margana.

Piazza d’Aracoeli si trova vicino piazza Venezia ed è qui che c’è il Gran Caffè Roma, bar gestito da Gabriella, interpretata dalla Spaak. Questo bar esiste realmente ed è ancora attivo.

A piazza Margana 24 invece si trova casa di “er Pomata”, che in un altro momento del film si ritrova all’ospedale Fatebenefratelli.

Uno dei pezzi più esilaranti del film è la scena della multa, dove Gigi Proietti finge di essere un vigile per truffare un malcapitato e poter utilizzare i soldi in scommesse. Le riprese di questo momento furono effettuate a Piazza Augusto Imperatore, creata nel 1937 per valorizzare il Mausoleo di Augusto.

La battuta di Gigi Proietti associata a questo momento è spesso imitata come una gag dai romani:

“Lei è in contravvenzione perché venendo dalla quarta zona centro e invertendo la marcia a U nel settore preferenziale bza adibito a traffico locale, si incanalava nel quinto settore p esclusivo per i giorni dispari, e convergeva in una zona mercato tassativamente vietata al traffico, soprattutto dopo le severissime disposizioni pedonali, e contravveniva a più riprese agli articoli: 1, 2, 13, 35, 26, 1959, 54 e 11 del codice della strada! Sono 47.500 lire”

Un film divertente, ma che originariamente doveva essere un film di denuncia contro la dipendenza dal gioco, trasformato in commedia dalla produzione. Ma che, tra una risata e l’altra, riesce in qualche modo nel suo iniziale intento.

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