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Allarme siccità a Roma. Tevere sempre più basso, stato di calamità naturale per agricoltura, persone e animali

Allarme siccità a Roma. Tevere sempre più basso, stato di calamità naturale per agricoltura, persone e animali.

Rischio razionamento dell’acqua al momento scongiurato ma non nella provincia. Il Tevere è talmente basso che è emerso il ponte Neroniano e in alcuni punti si può attraversare da riva a riva. Cosa fare nel quotidiano, anche per gli animali.

 

Un caldo anomalo sta coinvolgendo diversi Paesi del mondo, l’Italia e di conseguenza Roma.

Nei prossimi giorni il Governo Draghi lancerà un decreto per affrontare la difficile situazione causata dalle alte temperature per i cambiamenti climatici ed un inverno durante il quale si sono verificate poche precipitazioni, come non accadeva negli ultimi 30 anni.

Lo stato di allerta rischia di aggravarsi visto che nelle prossime due settimane, in quanto non è prevista pioggia.

Nella capitale si è rischiato il razionamento dell’acqua con riduzione della pressione degli edifici, ma il sindaco Gualtieri ha rassicurato che non ci sarebbero state al momento misure: “Non c’è nessuna emergenza idrica” ha chiosato. Eppure non è detto che a luglio verranno presi provvedimenti. Inoltre il Tevere si sta abbassando a vista d’occhio al punto che ora sono emerse le rovine del ponte neroniano, generalmente sommerso dalle acque e a Roma Nord in alcuni punti è possibile attraversare il fiume da sponda a sponda a piedi. Questo sta mettendo a serio rischio l’agricoltura nel Lazio. Il presidente della Regione Nicola Zingaretti ha annunciato quindi lo stato di calamità naturale.

Nella provincia romana è stato predisposto il razionamento idrico nei comuni di Capena, Manziana, Sacrofano, Velletri e nella frazione Testa di lepre di Fiumicino. A Bracciano, il sindaco Marco Crocicchi ha firmato l’ordinanza per l’uso dell’acqua solo a scopi potabili o igienico sanitari. Per la prima volta sarà vietato irrigare i campi, riempire piscine, effettuare lavaggi.

Problematico il momento non solo per le persone, soprattutto gli anziani, ma anche per gli animali selvatici che non trovano acqua per dissetarsi.

L’Ente Nazionale Protezione Animali – Enpa ha chiesto al governo lo stato d’emergenza anche per la fauna ed invita la popolazione alla partecipazione attiva con piccole accortezze che potrebbero salvare la vita agli amici a quattro zampe e pennuti, come offrire ciotole d’acqua e zone d’ombra a cani e gatti randagi.

Nella vita quotidiana invece per risparmiare acqua è consigliato riparare le perdite delle tubature, optare per la doccia invece che la vasca, limitare i lavaggi dell’automobile e innaffiare solo di sera.

E pensare che con undici acquedotti costruiti in 500 anni, Roma ha il primato di avere la più grande concentrazione di condotte idriche del mondo: opere straordinarie ed enormi di ingegneria, ulteriore testimonianza della grandezza della città eterna.

 

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