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Monumenti romani: Palazzo Farnese, uno dei più belli di Roma

Monumenti romani: Palazzo Farnese, uno dei più belli di Roma.

Palazzo Farnese è uno dei palazzi più belli di Roma con la splendida Galleria, opera dei fratelli Carracci e del Domenichino. Domina la Piazza Farnese, abbellita da due fontane gemelle. Dal 1871 il palazzo è sede dell’Ambasciata di Francia. La facciata è elegantissima, gli interni raccolgono meraviglie artistiche e architettonica incredibili. La struttura era anche considerata una delle “Quattro meraviglie di Roma”, presumibilmente l’edificio gentilizio più importante della Roma rinascimentale.

 

I Romani l’hanno ribattezzato simpaticamente “Il Dado”.
Il progetto originario del palazzo si deve ad Antonio da Sangallo il Giovane, per incarico del cardinale Alessandro Farnese (futuro papa Paolo III), che tra il 1495 e il 1512 aveva acquistato il palazzo Ferriz e altri edifici che sorgevano nell’area. I lavori, iniziati nel 1514, si interruppero per il sacco di Roma nel 1527 e furono ripresi nel 1541.
Palazzo Farnese si trova in una piazza, nata dopo, ornata di fontane, che riutilizzano bacini in granito provenienti dalle Terme di Caracalla. La facciata, in mattoni con cantonale in travertino (56 m di lato), si articola su tre piani. Le 13 finestre di ciascun piano presentano differenti decorazioni, e quelle del piano nobile sono coronate da frontoncini alternativamente curvilinei e triangolari.


I restauri condotti nel 2000 hanno evidenziato una decorazione ottenuta con l’uso di mattoni albasi (poco cotti, di colore giallo e particolarmente porosi) e ferraioli (molto cotti, di colore rosso e molto resistenti) in alcune parti della facciata e, in alcuni casi, anche con scialbature di colore. Tali decorazioni tuttavia seguono logiche diverse nella parte destra e in quella sinistra della facciata. Quest’ultima presenta una decorazione geometricamente definita a losanghe, Inoltre nei timpani delle finestre del piano nobile sono presenti degli intarsi floreali, sempre realizzati con mattoni bicromi. La parte destra della facciata è molto meno curata, le losanghe ben definite sono poche e buona parte dei ferraioli sono posti alla rinfusa nella parte alta del piano nobile, nei pressi del cantonale.
Si passa all’interno tramite un vestibolo a tre navate coperte da volta a botte e separate da colonne di ordine dorico in granito rosso.


La decorazione interna è particolarmente raffinata. La “Camera del Cardinale” era stata affrescata già nel 1547 da Daniele da Volterra (fregio superiore), mentre la “sala dei Fasti Farnesiani” fu dipinta da Francesco Salviati tra il 1552 ed il 1556 e completata da Taddeo Zuccari a partire dal 1563.


Ad Annibale Carracci (e ai suoi allievi, tra i quali il Domenichino) si devono gli affreschi dello studio privato detto Camerino Farnese, iniziati nel 1595, e della celeberrima Galleria, decorata con soggetti mitologici realizzati, inizialmente insieme al fratello Agostino, tra il 1597 e il 1607.
Nella sala di Ercole era conservata la statua dell’Ercole Farnese, attualmente al Museo Archeologico Nazionale di Napoli insieme a numerose altre sculture della collezione Farnese. Vi erano inoltre conservate le statue della Pietà e dell’Abbondanza, opera di Giacomo della Porta e destinate inizialmente alla tomba di Paolo III.

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