Roma Sotterranea. Con un gruppo di speleologi alla scoperta del sottosuolo della città eterna.
Articolo di Rita Chessa.
Tutti conoscono la Roma dei monumenti, quella imperiale e la grande città dei Papi, ma sono in pochi a vivere il sottosuolo della città eterna. Offre questa opportunità l’Associazione Culturale Roma Sotterranea – Speleologia per l’Archeologia – nata nel 2000. Un progetto che si occupa di studio urbano composto da archeologi, geologi, architetti, ingegneri ed appassionati che collaborano quotidianamente con le istituzioni pubbliche.
Oltre all’attività di ricerca, propongono esperienze insolite come visite guidate in ambienti sotterranei, luoghi e quartieri storici di Roma. Affiancano gli archeologi nelle indagini esplorando, effettuando rilievi topografici e raccolta dati.
Sotto la città moderna ci sono diversi strati dell’antica urbe cresciuta nel corso di 3000 anni di storia, ma è stato possibile scavare solo una fetta molto piccola di questa grande fortuna. Il sottosuolo di Roma è variegato, con centinaia di siti storici, che però non sono connessi fra di loro.
La scoperta dell’ambiente ipogeo si scontra con difficoltà oggettive come assenza totale di luce, ambienti di dimensioni ridotte, difficoltà nella progressione, ma grazie alla guida di esperti è possibile vivere una prospettiva diversa di Roma.
Tra le avventure più interessanti in programma, la possibilità di visitare un complesso sistema di gallerie in cave per l’estrazione di tufo che si aprono inaspettatamente sotto il Tempio romano di Claudio, con due laghetti cristallini d’acqua azzurrissima, coni di detriti e 16 pozzi idraulici. Il suggestivo luogo si trova al Celio sotto la basilica dei Santi Giovanni e Paolo, edificata sulle rovine del Tempio costruito in onore dell’imperatore, che incentivò numerose opere pubbliche a Roma.
L’Associazione Culturale, su incarico della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, ha effettuato dal 2004 al 2006 la nuova mappatura di questi sotterranei, dopo la prima approssimativa planimetria dell’architetto Rodolfo Lanciani ad inizio Novecento.
In calendario anche la visita del Tullianum, sotterraneo nel cuore del Foro Romano collegato ad un’antica sorgente ed usato come carcere. Secondo la tradizione cristiana, anche San Pietro vi fu imprigionato prima di essere giustiziato e fu lui a far sgorgare l’acqua con cui battezzò i suoi carcerieri.
Si tratta solo di alcune opportunità, alcune volte quasi uniche, di entrare in posti normalmente non aperti al grande pubblico.
(Foto: dal sito Ass. Culturale Roma Sotterranea).