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Intervista a Fulvio Rendhell, medium. Una vita dedicata agli spiriti

Intervista a Fulvio Rendhell, medium. Una vita dedicata agli spiriti.
Articolo di Rita Chessa.

Proseguendo la nostra ricerca sulla Roma esoterica, incontriamo per un’intervista il medium Fulvio Rendhell. L’abbiamo conosciuto dal vivo circa 7 anni fa presso il suo suggestivo studio nel viterbese. In quell’occasione parlammo del circolo Navona 2000 che fondò negli anni ’70, dove ci si riuniva alla ricerca di manifestazioni paranormali. Avremmo voluto fare una nuova visita di persona ma abbiamo potuto soltanto effettuare un’intervista telefonica: a causa del coronavirus, infatti, il novantunenne spiritista preferisce non accogliere ospiti dallo scoppio della pandemia.

In questa sede ci limiteremo a riportare una condivisione interessante, che nasce semplicemente da una curiosità socioantropologica, pur essendo pienamente consapevoli della necessità di un contraddittorio scientifico nel contesto di ricerca. In questa fase vogliamo però solo ascoltare la storia di chi ha scelto di dedicare la vita all’esistenza dopo la morte.
Rendhell ci ha raccontato di essere cresciuto in una famiglia dove le zie, anch’esse medium, si dedicavano allo spiritismo. Dichiara che sin da bambino fu spettatore di fenomeni sorprendenti tra cui quello di giocare spesso con spiriti di bambini. Numerosi sono stati i viaggi compiuti in gioventù presso diversi Paesi del mondo, ma particolarmente significativo è stata l’esperienza nel deserto sahariano dove è entrato in connessione con la popolazione locale e gli ambienti animici.
In seguito alle narrazioni di apparizioni ectoplasmiche, presto il circolo Navona 2000 diviene un luogo che desta la curiosità e la partecipazione di molte persone anche piuttosto note.
“Ho vissuto tutta la vita nel mondo degli spiriti. L’unico modello politico che riconosco è la ‘magicrazia’. Nel mio circolo sono stati presenti anche il Presidente della Repubblica Leone, la regina di Persia Soraya, la famiglia del Premio Nobel Salvatore Quasimodo. Attorno al tavolo di evocazione spiritistica si sedevano parti avverse della politica che si incontravano nel mondo dell’aldilà” afferma Rendhell.
“A mio parere, però, non dovrebbe esistere il potere, ma solo buon senso nel governare. È un periodo difficile per tutti ed ho deciso di non incontrare più nessuno. Ho 91 anni ora e mi sento come un albero che sta perdendo pian piano tutte le foglie. Aspetto di diventare anche io spirito, come coloro che per tutta la vita si sono manifestati a me”. Continua Rendhell.

James Randi, illusionista, è noto per la One Million Dollar Paranormal Challenge, un premio di un milione di dollari che era disponibile per chiunque fosse stato in grado di mostrare, in condizioni scientificamente controllate, un qualsiasi fenomeno paranormale di qualunque tipo. Nel 2015 il premio è stato cancellato e nel 2020 Randi è morto. Nessuno finora è mai stato in grado di dimostrare nulla e quindi di ritirare il premio. Davanti a questa evidenza, abbiamo chiesto a Daniela M., occultista, di darci una spiegazione. La sua risposta è stata la seguente: “Chi è davvero vicino al mondo esoterico non ne ha bisogno.