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Sublime Tempio Maggiore, una visita alla sinagoga di Roma ed al museo ebraico

Sublime Tempio Maggiore, una visita alla sinagoga di Roma ed al museo ebraico.

Articolo di Rita Chessa.

 

In occasione della Giornata della Memoria, decidiamo di visitare il Tempio Maggiore, la principale sinagoga di Roma che ospita il museo ebraico della capitale.

Dapprima visitiamo la mostra “1849-1871. Ebrei di Roma tra segregazione ed emancipazione” attiva fino al 27 maggio 2022. Un’esposizione avente tra i prestiti di privati e dei più significativi musei italiani con l’obiettivo di divulgare l’impegno degli ebrei italiani durante il Risorgimento.

Subito dopo ci avviamo verso l’entrata del Tempio Maggiore che dalla data del 1982, anno dell’attentato da parte di alcuni terroristi, è protetto a vista da militari armati di mitra. Entriamo dopo aver passato gli opportuni controlli nel un luogo di preghiera e punto di riferimento culturale della comunità. Un fatto tristemente noto è risalente al 1943, anno dove in Sinagoga vi fu raccolto l’oro per il ricatto di Kappler. Quest’ultimo promise, senza mantenere, l’incolumità degli ebrei in cambio di 50 kg d’oro.

 

Appena entriamo gli uomini sono invitati ad indossare la Kippah, un copricapo da posizionare sulla testa in rispetto a Dio. Vorrei metterlo anche io, ma non è una pratica diffusa tra le donne della comunità italiana.

La Sinagoga è imponente, ha uno stile architettonico eclettico, presenta una caratteristica cupola a base quadrata ed a differenza dell’iconografia cristiana non vi sono rappresentazioni religiose coerentemente con ciò che troviamo nel Vecchio Testamento che recita: “Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è sotto le acque” (Esodo 20,4). 

 

Vi troviamo però cieli stellati, l’arca-armadio contenente i rotoli delle Sacre Scritture (Torah) e tantissimi Menorah, i candelabri sacri come simbolo universale della religione ebraica.

 

È un posto incantevole, vale la pena tornare.

 

 

Gli appuntamenti della Memoria. Incontri con i testimoni dell’Olocausto.

 

Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria e Roma ricorda con eventi, iniziative e tracce gli orrori della persecuzione verso ebrei, zingari, oppositori politici, omosessuali, Testimoni di Geova, disabili.

In calendario sono numerosi gli eventi romani per non dimenticare uno dei capitoli più neri della storia umana.

 

Segnaliamo, tra le altre, le seguenti iniziative che oggi vedono la partecipazione di alcuni sopravvisuti alla Shoah:

Ore 12:00, Casa della Memoria e della Storia, per “Il futuro della memoria” gli alunni delle scuole incontrano Lia Levi scrittrice, giornalista e superstite dell’Olocausto italiana e Daniele Aristarco, autore di racconti e saggi per ragazzi. Presente anche l’assessore alla cultura Miguel Gotor.

Ore 20:00 Teatro Palladium, per la serata “Passaggi di Memoria” la Fondazione Museo della Shoah di Roma organizza l’incontro con Edith Bruck, scrittrice e testimone della persecuzione ebraica con la partecipazione di Furio Colombo.

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