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Lo sapevate? Sulla scala della Galleria Colonna c’è ancora una palla di cannone sparata dai francesi nel 1849

Lo sapevate? Sulla scala della Galleria Colonna c’è ancora una palla di cannone sparata dai francesi nel 1849.

Visitando a Roma la meravigliosa Galleria Colonna (che fa parte del Palazzo Colonna), sarà possibile notare che sulla rampa di scale che scende verso la Sala Grande, c’è una palla di cannone, che si trova esattamente nello stesso punto in cui venne scagliata nel 1849, durante il periodo della Repubblica Romana. Perché si trova lì? Andiamo a scoprirlo insieme.

 

Palazzo Colonna occupa l’isolato compreso tra piazza Santi Apostoli, via Ventiquattro Maggio, via Quattro Novembre e piazza della Pilotta, non lontano dalla Colonna Traiana (che probabilmente diede il nome alla famiglia).

 

Autentico gioiello del barocco romano, la Galleria Colonna (qui sono conservati diversi capolavori pittorici, che andremo a visitare idealmente un’altra volta in un articolo a parte) fu commissionata a metà del 1600 dal Cardinale Girolamo I Colonna e dal nipote Lorenzo Onofrio Colonna. Fu inaugurata dal figlio di Lorenzo Onofrio, Filippo II, nell’anno 1700. Il progetto originario è dell’architetto Antonio del Grande; è stato quindi integrato, negli ultimi decenni del 1600, da Gian Lorenzo Bernini, Johan Paul Schor e Carlo Fontana. Il palazzo è ancora la residenza della famiglia Colonna.

Come riporta il sito ufficiale del monumento, fin dal primo momento, la Galleria è stata ideata come grande sala di rappresentanza per celebrare degnamente la vittoria della flotta cristiana sui turchi alla battaglia di Lepanto del 1571. Il comandante della flotta pontificia, Marcantonio II Colonna, viene raffigurato in vari momenti su tutta la volta della Sala Grande della Galleria e nella Sala della Colonna Bellica.

La palla di cannone della scalinata marmorea è stata sparata dal Gianicolo dall’esercito francese, agli ordini del Generale Oudinot, entrato da Porta San Pancrazio e venuto a soccorrere Papa Pio IX dagli insorti repubblicani, tra i quali Mazzini, Armellini e Saffi, che occuparono per qualche mese il centro storico di Roma.

Nel 1849, Roma si liberò del papa per proclamare una Repubblica guidata da una Costituzione di stampo rivoluzionario. Per qualche mese a Roma si tentò di applicare gli ideali derivanti dalla Rivoluzione Francese. I rivoluzionari decisero di cacciare il papa e di instaurare una vera Repubblica Romana. Il progetto naufragò proprio per l’intervento dei francesi.

I Colonna non erano molto vicini al papato. Per questa loro scelta politica il palazzo, che oggi ospita una collezione d’arte magnifica, fu preso di mira dai colpi di artiglieria.

Il pontefice, Pio IX, reagì alle istanze rivoluzionarie e, con l’aiuto dei francesi, si riprese a colpi di cannone il suo posto. I francesi riuscirono a riprendere il controllo di Roma dopo aver combattuto contro gli uomini guidati, tra gli altri, anche da Garibaldi. La palla fu sparata molto probabilmente dal Gianicolo. Il 4 Luglio del 1849 la Repubblica fu sciolta e il papa ricominciò il suo dominio.

 

 

 

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