roma.vistanet.it

Monumenti romani: l’Arco di Costantino, uno dei tre archi trionfali antichi rimasti a Roma

Monumenti romani: l’Arco di Costantino, uno dei tre archi trionfali antichi rimasti a Roma.

(PRIMA PUNTATA) L’arco di Costantino è un magnifico arco trionfale antico a tre fornici (con un passaggio centrale affiancato da due passaggi laterali più piccoli), situato a breve distanza dal Colosseo. Si tratta di una costruzione straordinaria per ricchezza e importanza. Andiamo a visitarlo idealmente.

L’arco è uno dei tre archi trionfali sopravvissuti a Roma: gli altri due sono l’arco di Tito (81–90 circa) e l’arco di Settimio Severo (202–203).

 

Posto lungo la via percorsa dai trionfi, nel tratto compreso tra il Circo Massimo e l’Arco di Tito, è il più grande arco onorario giunto fino a noi.

Come riporta il sito del Parco del Colosseo la decorazione in lastre marmoree a rilievo fu ideata e realizzata in età costantiniana secondo un progetto unitario, utilizzando perlopiù materiali di spoglio provenienti da altri monumenti imperiali. Sulle facce principali dell’arco e sui lati si alternano, secondo schemi simmetrici, rilievi dell’età di Traiano, di Adriano, di Marco Aurelio e infine, nel settore inferiore, dell’età di Costantino.

Tutti i volti degli imperatori che appaiono nei rilievi sono stati rimodellati a somiglianza di Costantino, con il nimbo a connotarne la maestà imperiale.

 

Le molte immagini che popolano l’arco sono unite da un preciso filo conduttore: la celebrazione del disegno politico di restaurazione dell’impero voluto da Costantino. Egli vuole essere celebrato e riconosciuto come nuovo arbitro delle sorti di Roma e legittimo trionfatore sul rivale Massenzio e per far questo sceglie un monumento tradizionale e ben radicato nella storia imperiale: l’arco trionfale. L’edificio viene progettato per narrare le proprie vittorie, ma viene decorato con immagini più antiche provenienti da altri edifici, affinché le immagini del passato, con la narrazione delle guerre e dei trionfi dei grandi protagonisti dell’impero, possano legittimare il potere dello stesso Costantino. Una garanzia della solidità del suo governo e del suo consenso politico.

Come riporta l’iscrizione sul fornice centrale l’arco fu dedicato dal senato per commemorare la vittoria di Costantino I contro Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio (28 ottobre 312) e fu inaugurato nel 315 in occasione dei dieci anni di regno dell’imperatore.

Le dimensioni generali del prospetto sono di 21 m di altezza, 25,9 metri di larghezza e 7,4 m di profondità.

L’arco è costruito in opera quadrata di marmo nei piloni, mentre l’attico, che ospita uno spazio accessibile, è realizzato in muratura e in cementizio rivestita all’esterno di blocchi marmorei. Sono stati utilizzati indifferentemente marmi bianchi di diverse qualità, reimpiegati da monumenti più antichi, e sono stati riutilizzati anche buona parte degli elementi architettonici e delle sculture della sua decorazione.

La struttura architettonica riprende molto da vicino quella dell’arco di Settimio Severo nel Foro Romano, con i tre fornici inquadrati da colonne sporgenti su alti plinti; anche alcuni temi decorativi, come le Vittorie dei pennacchi del fornice centrale, sono ripresi dal medesimo modello.
Nella prossima puntata andremo a vedere che cosa è raffigurato nei suoi numerosi fregi.

 

Exit mobile version