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Lo sapevate? La strada più stretta di Roma e la storia della chiesa distrutta per far posto a una casa

Lo sapevate? Quale è la strada più stretta di Roma?

La strada più stretta di Roma è il Vicolo di San Trifone, una stradina porticata che si trova nei pressi di piazza Navona, da via dei Coronari a via dei Tre Archi, nell’antico rione Ponte.

La via, ancor oggi caratteristica, fu detta “Vicolo Stretto” perché il tratto verso via dei Coronari è ritenuta la strada più stretta di Roma, ma fu conosciuta anche come vicolo “dell’Archetto”, in riferimento all’archetto visibile all’imbocco del vicolo.

Il nome è dovuto ad una chiesa, San Salvatore in Primicerio, che qui sorgeva fino al 1940 quando venne abbattuta per far posto a un’abitazione civile, la porta della chiesa è stata adattata alla casa del civico 1. Al di sopra si legge Ec(clesi)a Par(rochialis) S. Salvatoris Primicerri, perché questo era il nome della chiesa in origine, fondata da Pasquale II nel 1113.

 

 

Una lapide interna alla chiesa attestava che essa era stata consacrata, durante il pontificato di papa Pasquale II, dal vescovo di Ostia, Leone, nel 1113. Il nome primicerio deriva da una delle più importanti cariche all’interno della chiesa romana, da cui la chiesa dipendeva: e le insegne del primicerio ornavano la facciata della chiesa stessa.

Nel corso del XV secolo la chiesa ottenne dall’abate di San Paolo fuori le Mura tutte le rendite della chiesa di Santo Stefano di Sutri, poiché non aveva mezzi sufficienti per il sostentamento dei suoi presbiteri (“cum ecclesie S. Salvatoris fructus ad victum et vestitum nullo modo sufficiant”: poiché i frutti della chiesa di San Salvatore non sono sufficienti per il vitto ed i vestiti). Questo fatto è significativo della perdita di autorità e di importanza del primicerio nella chiesa di Roma.

Popolarmente la chiesa era conosciuta con altri nomi, per lo più storpiature del nome originario: San Salvatore de Locereo, San Salvatore in primoscero, San Salvatorello, San Salvatore alla Volpe (un vicolo “della volpe” si trova nelle vicinanze di piazza Fiammetta, non distante).

Nel 1604 la chiesa divenne sede della Compagnia del Santissimo Sacramento, che proveniva dalla chiesa di San Trifone, in via della Scrofa e, per questo prese anche il nome di San Trifone in Primicerio (da qui il nome del vicolo) e Camillo, che avevano abbandonato l’antica loro sede, la chiesa di San Trifone in Posterula, sita appunto in via della Scrofa. Da quel momento la nostra chiesa fu conosciuta anche col nome di “San Trifone”. Caduta in rovina e depauperata, fu restaurata dal rettore della confraternita nel 1676.

All’interno la chiesa aveva tre altari, quello maggiore e due laterali.

Nel vicolo c’è un’edicola, costruita in ricordo della chiesa, che conteneva un dipinto raffigurante la Madonna col Bambino con i Santi Trifone, Ninfa e Respicio. Un incendio, doloso, nel 2007 l’ha completamente distrutta.

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