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Monumenti romani: palazzo Montecitorio, la Camera dei Deputati della Repubblica Italiana

Monumenti romani: palazzo Montecitorio, la Camera dei Deputati della Repubblica Italiana.

Palazzo Montecitorio è un edificio storico che si affaccia su piazza del Parlamento da un lato e su piazza di Monte Citorio dall’altro, in cui ha sede la Camera dei deputati della Repubblica Italiana.

La Camera dei deputati nel sistema politico italiano, è una delle due assemblee legislative o camere, insieme al Senato della Repubblica, che costituiscono il Parlamento italiano.

La storia del palazzo ha inizio nel 1653 quando Innocenzo X commissionò a Gian Lorenzo Bernini la realizzazione di una residenza per la famiglia Ludovisi.

C’è chi ritiene che in epoca romana vi si svolgessero le assemblee elettorali (da cui mons citatorius).

Il progetto del Bernini simula un edificio costruito nella viva roccia.

I lavori subirono un brusco rallentamento nel 1654

e furono ripresi dall’architetto Carlo Fontana che conservò la caratteristica facciata convessa aggiungendovi il campanile a vela e modificò il progetto dell’ingresso. Ospitò i tribunali pontifici e fu anche sede del Governatorato di Roma e della direzione di polizia.

Con il Risorgimento, Palazzo Montecitorio fu espropriato dal Regno d’Italia e destinato a ospitare la Camera dei deputati.

Il compito di edificare l’aula dell’assemblea fu affidato a Paolo Comotto. La nuova aula si dimostrò tuttavia inadeguata, dotata di una pessima acustica, freddissima d’inverno e troppo calda d’estate. A causa di infiltrazioni d’acqua, fu dichiarata pericolante e chiusa nel 1900.

Solo nel 1918 fu inaugurata la sede definitiva nel Palazzo Montecitorio.

I lavori di ampliamento del palazzo furono affidati all’architetto palermitano Ernesto Basile, che costruì un nuovo edificio alle spalle dell’originale. Basile mantenne infatti solo la parte frontale del palazzo berniniano, riducendo il cortile e demolendo le ali e la parte posteriore, innalzando, sulla piazza del Parlamento, il nuovo corpo con quattro torri angolari rivestite in mattoni rossi e travertino. All’interno collocò l’aula delle sedute, illuminata da un lucernario in vetro colorato in stile liberty, il famoso Velario di Giovanni Beltrami.

Sotto il velario fu posto un fregio pittorico, che circonda l’aula in alto, di Aristide Sartorio, dedicato alla storia del popolo italiano.

A Basile si deve anche il grande salone detto “Transatlantico”, lungo e imponente, caratterizzato da un pavimento in marmo siciliano, che deve la curiosa denominazione all’arredo tipico delle grandi navi d’inizio Novecento.

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