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Monumenti romani: alla scoperta delle catacombe della città (PRIMA PUNTATA)

A Roma e dintorni esistono più di 40 catacombe.

Le catacombe romane furono costruite lungo le vie consolari, come la via Appia, la via Ostiense, la via Labicana, la via Tiburtina, e la via Nomentana.
Si tratta di antiche aree cimiteriali sotterranee ebraiche e cristiane. Erano solitamente scavate nel tufo al di fuori dell’antica cinta muraria della città, perché all’interno di Roma non era possibile seppellire i defunti. Nel sottosuolo della città esistono catacombe che si snodano per circa 150 km e su più livelli.

I nuclei più antichi delle catacombe romane risalgono alla fine del II secolo. Precedentemente i cristiani venivano sepolti insieme con i pagani. All’inizio le catacombe vennero utilizzate esclusivamente per scopi funerari e per il culto dei martiri qui sepolti. L’opinione comune che vuole che esse fossero utilizzate come nascondigli dai cristiani perseguitati è probabilmente priva di fondamento.

Secondo alcuni studiosi il termine catacomba, esteso a tutti i cimiteri cristiani, definiva, in antico, soltanto il complesso di San Sebastiano sulla Via Appia. Era questo infatti il nome della zona di cave di pietra intorno alle catacombe di San Sebastiano.

Le catacombe romane sono costituite da gallerie sotterranee (ambulacra) e lungo le pareti erano ricavate le tombe (loculi). I loculi, generalmente disposti su file verticali (pilae), potevano contenere uno o più cadaveri; esternamente erano chiusi da lastre di marmo, su cui spesso erano incisi il nome del defunto ed il mestiere, accompagnati da elementi simbolici cristiani o ebraici.
Un’altra tipologia di sepoltura, tipica delle catacombe romane, è l’arcosolio (arcosolium), costituito da una nicchia arcuata che sovrasta una lastra marmorea posta in orizzontale, che chiudeva la tomba (il solium sub arcu). L’arcosolio poteva essere semplice (ossia per una sola persona), oppure composto, fino ad accogliere le sepolture di una intera famiglia.
Lungo i corridoi si trovano i cubicoli (cubicula), camere sepolcrali di forma quadrata o poligonale, contenenti più loculi o arcosoli destinati a membri della stessa famiglia o di famiglie imparentate tra loro; oppure le cripte (cryptae), cappelle decorate con affreschi (la più conosciuta è la “cripta dei papi” nella catacomba di san Callisto).
Per questioni di spazio alcune tombe erano scavate anche nel pavimento dei corridoi (formae): questa tipologia di sepoltura era diffusa soprattutto vicino alle tombe di un martire, luogo ricercato dai primi cristiani per la loro ultima dimora.

 

Nella prossima puntata andremo a vedere quali sono le catacombe più grandi e famose di Roma.

 

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