Nota anche come pianta dell’ospitalità, il corbezzolo spicca per i suoi colori nella macchia mediterranea. Foglie di un verde acceso e graziose bacche rosso vivo, colorano i giardini d’inverno e d’estate. Ma oltre ad essere amato per la sua brillantezza
Mi è caduto l’occhio sulla notizia di quel sassarese che ha centrato un “6” da 9 milioni di euro. Ormai non ci facciamo più caso, ma è raro trovare un tabacchino che non abbia allestito la vetrina con le copie
Divertirsi senza rischiare la patente e – soprattutto – la propria sicurezza. Per tanto tempo, i giovani cagliaritani hanno lamentato la mancanza degli autubus notturni in città. Per sopperire a questa lacuna, due cugini cagliaritani, Marco e Paolo Puddu, entrambi
Filippo Mucelli, 36enne lanuseino, dal 2001 gestisce con successo un allevamento caprino nella propria città, in località Marosini. Il latte delle sue capre è il più richiesto in Ogliastra e viene venduto anche dalla nota cooperativa sarda Arborea. Come è nata
Claudio Podda, classe 1984, diploma all’Ipsia di Perdasdefogu e iscritto alla facoltà di ingegneria elettronica di Cagliari, nel 2011 dopo un tirocinio di sei mesi alla Vitrociset viene assunto dall’azienda, nello stesso anno inizia il suo percorso lavorativo all’estero, a
A Vercelli tre 16enni (2 ragazze e 1 ragazzo) prendono a calci e sputano una loro compagna di classe disabile di origine marocchina, l’insegnante assiste e non prende provvedimenti. Tutto viene ripreso e finisce sui sociale network scatenando un effetto
Roberto Cabiddu, trentacinquenne originario di Tortolì, da dieci anni vive e lavora a Sydney, una città meravigliosa che lo ha conquistato e che gli ha regalato lavoro, amore e un nuovo modo di osservare il mondo. Quando e perchè hai
Unicità, funzionalità ed eleganza uniti a estro creativo e praticità. Sono questi, insieme all’attenzione per i dettagli e all’amore per la tradizione, i tratti distintivi di Joias, attività di Tortolì gestita con passione dalla giovane imprenditrice Elisabetta Usala che ci
In tempi passati morte e carestia sembravano non avere mai fine. In particolare gli abitanti di Urzulei vivevano una condizione molto particolare: nel villaggio pativano la fame pur avendo a disposizione proprio accanto a loro querce e altre piante selvatiche
Penso un po’ di sapere cosa passa nella mente di chi pensa di mettere fine alla propria esistenza, perché me lo confidano i miei pazienti durante la terapia. Il filo rosso conduttore è inizialmente la disperazione totale, la mancanza di