Usanze di Sardegna. Perché le nonne dicevano che posare i soldi sul tavolo portasse sfortuna?
Questa antica credenza trova le sue radici nelle pratiche commerciali e nelle tradizioni secolari, dove il sale e le monete erano merce di scambio di inestimabile valore
Nella vasta galassia delle superstizioni sarde ( e non solo), vi è un credenza radicata in molte culture che vede nelle monete lasciate sul tavolo da pranzo un segno di sventura imminente, equiparabile al rovesciare il sale. Questa antica credenza trova le sue radici nelle pratiche commerciali e nelle tradizioni secolari, dove il sale e le monete erano merce di scambio di inestimabile valore.
L’antica credenza che mettere le monete sul tavolo da pranzo porti sfortuna trae le sue origini dal contesto storico in cui il sale e le monete erano tra i beni più preziosi e indispensabili per il commercio e la sopravvivenza. Perdere il sale o le monete significava subire una grave perdita economica, con conseguenze disastrose per la propria sicurezza e stabilità finanziaria.
La pratica di lasciare delle monete sul tavolo da pranzo era vista come un segno di spreco o di disprezzo verso le risorse preziose, un gesto che avrebbe portato sfortuna sulla casa e sulla famiglia. Così come il rovesciare il sale, che simboleggia la perdita di valore e la rovina economica, anche la presenza di monete sul tavolo era considerata un presagio di tragedia imminente.
Secondo questa superstizione, se qualcuno dovesse lasciare delle monete sul tavolo da pranzo, si dovrebbe immediatamente compiere un gesto propiziatorio per scacciare la sventura: gettare un pizzico di sale dietro la spalla sinistra. Questo gesto simbolico ha lo scopo di placare gli spiriti maligni e ristabilire l’equilibrio cosmico, proteggendo la casa e i suoi abitanti dalle influenze negative.
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