Affetto da sclerosi laterale amiotrofica, Michele Riontino di Bari Sardo chiede supporto attraverso una raccolta fondi su GoFundMe, “Un aiuto per Michele”,  per l’acquisto di un furgone attrezzato che gli permetta di potersi muovere liberamente. Il furgone verrà messo a disposizione anche di tutte le persone di Bari Sardo e dintorni che hanno difficoltà motorie e non possono spostarsi con il proprio mezzo.

“Sono Michele Riontino, vivo a Bari Sardo un piccolo paese della Sardegna. Esattamente diciassette anni fa il primo evidente sintomo di una malattia sconosciuta annientava la mia vita, la sclerosi laterale amiotrofica. Esattamente undici anni fa la tracheostomia prima, e la peg successivamente mi regalano l’opportunità di viverne una diversa. Oggi nonostante i segni tangibili della malattia sul mio corpo,
ho imparato ad apprezzare la vita e ad amarla più di qualsiasi altra cosa.

Ogni giorno combatto con dignità e coraggio senza mai arrendermi. Mi piacerebbe continuare a viaggiare come facevo un tempo, ma il progredire della malattia non mi permette di affrontare un viaggio seduto su di un sedile, ho assoluta necessità di stare su una carrozzina. Per questo motivo spesso devo rinunciare ad uscire di casa proprio perché non sempre riesco a trovare un mezzo attrezzato per il trasporto dei disabili. Il mio grande desiderio è quello di avere un furgoncino che mi permetta di riprendere a viaggiare Vi chiedo perciò un aiuto affinché possa realizzare questo mio grande desiderio ossia quello di poter avere un furgone attrezzato per agevolare i miei spostamenti”.

La sentenza dell’Appello di Cagliari ha confermato la pena all’ergastolo, accompagnata da sei mesi di isolamento diurno, per Masih Shahid, il cittadino pakistano di 31 anni accusato dell’omicidio di Mirko Farci, giovane di vent’anni, avvenuto a Tortolì l’11 maggio 2021.

La corte ha accolto integralmente le richieste avanzate dal procuratore generale Luigi Patronaggio.

Shahid, presente durante la lettura della sentenza, era assistito legalmente dall’avvocato Federico Delitala, mentre le parti civili erano rappresentate dagli avvocati Marcello Caddori, Maurizio Mereu e Maurizio Corda.

Rispetto al primo grado, il periodo di isolamento diurno è stato raddoppiato a sei mesi, considerando una condanna precedente per reati di maltrattamenti in famiglia.