(VIDEO) Orgoglio sardo in Antartide: il ricercatore Marco Buttu fa sventolare i 4 Mori nella base Concordia
Marco Buttu, ricercatore gavoese, ha raccontato questo momento in un post sui social, accompagnandolo a un video e a una riflessione.
Una bandiera dei 4 mori in Antartide. L’hanno issata i tre ricercatori sardi attualmente di stanza nella base internazionale di ricerca della stazione Concordia.
Marco Buttu, ricercatore gavoese, ha raccontato questo momento in un post sui social, accompagnandolo a un video e a una riflessione. In sottofondo una celebre canzone dei Kenze Neke, gruppo rock di Siniscola.
“Issare una bandiera mi mette a disagio perché richiama l’idea del possesso, dell’occupazione territoriale. La bandiera dei quattro mori, che il primo dell’anno sventola sotto il sole di mezzanotte nel luogo più isolato ed estremo al mondo, mi consente però di fare un augurio generale a tutti noi, e uno particolare all’isola di cui sono innamorato – commenta il ricercatore -. Auguro che pensieri e azioni di noi umani si basino sempre più sull’ideale del “non-possesso”. La possessività è la principale causa dei nostri problemi, dei malesseri sociali e individuali. I bambini, per via della possessività, delle prime manifestazioni dell’ego, possono strappare i giocattoli dalle mani dei compagnetti. La possessività inizia in questo modo e poi evolve con noi bambini diventati adulti che suddividiamo il pianeta marcando dei confini, per poi commettere atrocità spinti dalla brama di nuovi possedimenti. Auguro quindi a tutti noi di issare bandiere non più per occupare territori, ma per identificare culture e aree geografiche”.
“Siamo un tutt’uno, è perfettamente vero, quanto è vero che questo mondo sarebbe noiosissimo se ci fosse un unico paesaggio e un unico modo di pensare – prosegue -. Spero quindi di ritrovare la Sardegna autentica come l’ho lasciata, con i bambini della Barbagia che parlano il sardo e il Supramonte ancora selvaggio. Mi auguro di vedere in futuro meno stabilimenti balneari e più spiagge libere, un popolo accogliente, solidale, e anticonformista. Auguro alla Sardegna di rivivere una nuova Pratobello che la liberi dalle occupazioni militari e dalle abominevoli simulazioni di guerra che la disseminano di bombe. Buon 2024 e buona vita, serena e in pace con il pianeta e con tutti gli esseri viventi che ci fanno compagnia”.
Credits: Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) – Institut polaire français Paul-Emile Victor (IPEV)
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