Lo sapevate? A Nuoro è stato inaugurato il Museo della Ceramica, tra i più importanti d’Italia
300 pezzi originali che fanno parte della produzione popolare e artistica di manufatti ceramici del Novecento, dai primi al Dopoguerra, riuniti in un eccezionale Museo, quello della Ceramica. E quale posto migliore dell’“Atene Sarda” per ospitarlo?
Nella Nuoro delle grandi personalità culturali – ed è proprio per questo che la città si guadagnò il soprannome di “Atene Sarda” – è stato inaugurato da poco il Museo della Ceramica in cui sono custoditi circa 300 pezzi originali che fanno parte della produzione popolare e artistica di manufatti ceramici del Novecento, dai primi al Dopoguerra.
Questa eccezionale raccolta di tradizione e arte viene ospitata in quella che nell’Ottocento fu la casa di Giampiero Chironi, illustre docente di diritto civile e senatore del Regno, donata dalla famiglia al Comune di Nuoro nei primi anni Duemila e successivamente data in concessione all’ISRE (Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna). E proprio quest’ultimo ha provveduto in tempi record a restaurare gli spazi affinché fossero pienamente adatti a diventare museo.
Quale posto sarebbe stato migliore di Casa Chironi, che risale alla fine dell’Ottocento e rappresenta un significativo esempio di casa padronale nuorese, per una collezione così ampia e completa?
«Istituto Superiore Regionale Etnografico si è arricchito di un museo straordinario che fa emergere il grande patrimonio culturale dell’arte della ceramica» dichiara Stefano Lavra, Presidente dell’ISRE. «Il museo sarà un centro di riferimento per tutti gli artisti ceramisti che potranno accedere e beneficiare di un luogo della cultura aperto al dialogo, allo studio, all’approfondimento e ricerca. In seno all’ISRE è nato un museo-centro studi che potrà essere come la casa dell’arte della ceramica aperta a tutti, scuole di ogni ordine e grado e amanti della cultura e dell’arte.»
Nei tre piani dell’edificio si snoda il percorso che, curato dall’architetto Antonello Cuccu, permette un viaggio in quello che è il Novecento a livello ceramista: si parte da Francesco Ciusa – nato a Nuoro –, per arrivare poi a maestri che si sono distinti in quest’arte, come Salvatore Fancello, i fratelli Melis, Edina Altara, Emilia Palomba, Gavino Tilocca, Angelo Sciannella e altri. Il Museo è stato allestito partendo dalle collezioni dell’ISRE e arricchite successivamente mediante acquisizioni e donazioni fino alle testimonianze dei maestri sardi più capaci e talentuosi. Ma non solo: nel Museo della Ceramica anche utensili, brocche, piatti e oggetti d’uso quotidiano raccontano la nostra Isola e il suo cuore.
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