Maria Vittoria Orrù era nata a Jerzu il 21 marzo del 1978: maturatasi nel Liceo scientifico del suo paese, si laurea alla Bocconi e ricopre importanti cariche fino a raggiungere il vertice della Cooperativa Sociale Zerocento di Faenza. Era stata designata a svolgere un ruolo nella cabina di regia che coordina le quasi 80 cooperative attive in Emilia nel settore dell’assistenza pochi mesi prima di morire all’età di 44 anni, stroncata da una grave malattia.

La Cooperativa Zerocento in suo ricordo ha istituito una borsa di studio riservata agli studenti del Liceo scientifico Businco di Jerzu, lo stesso da lei frequentato. La Cooperativa ha voluto portare avanti l’iniziativa, senza esitazioni, nonostante l’impegno straordinario in concomitanza con l’alluvione che ha colpito la zona.

Maria Vittoria si era fatta conoscere in paese per un’altra iniziativa: aveva riportato a Jerzu la salma dello zio materno, partigiano conosciuto con il nome di battaglia Ulisse nelle campagne del cuneese dove aveva perso la vita in uno scontro con le truppe nazifasciste. La nipote aveva esaudito il desiderio dello zio di essere seppellito nel cimitero del suo paese natio. E l’amministazione comuale di Jerzu ha intitolato al partigiano Ulisse una piazza.

Il testo completo del bando è pubblicato nel sito del Comune di Jerzu.

Lo sapevate? In Sardegna esiste una delle piante più rare del Mondo: l’Aquilegia Nuragica. Ne restano appena dieci esemplari.

È una pianta endemica della Sardegna. Il suo attuale areale è rappresentato da una superficie di soli 50 mq tra gli strapiombi del canyon di Gorroppu, nel Supramonte. La sua popolazione è ridotta a poco più di dieci individui, anche se si tratta di una stima difficilmente verificabile a causa dell’inaccessibilità del sito.

Sviluppa dai tre ai cinque fiori violacei bellissimi (ma il colore varia dal bianco al blu) ed è a serissimo rischio di estinzione. Una fortuna ce l’ha: essendo tossica non è soggetta al pascolo da parte degli erbivori.

Allo stato attuale non esistono misure di tutela a favore di questa specie, nonostante un progetto di legge in tal senso del consiglio regionale della Sardegna presentato nel 2006.