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La leggenda che narra di una nave diventata roccia nella marina di Tortolì

nave corsara

Molte incursioni saracene della nostra isola sono legate a delle leggende.

È il caso de “Sa Nai Ammarmurada” oggi denominata “Sa Perda de S’Aquila, una particolare roccia brulla, liscia e scura, a forma di guisa di nave disalberata che si erge nei pressi della costa di Tortolì a protezione dell’insenatura di San Gemiliano.

Secondo un’antica leggenda tortoliese risalente alla fine del 1800, in origine lo scoglio non era altro che una nave saracena giunta nel litorale. Se ne parla nella Raccolta di tradizioni sarde ( Cagliari 1873) che riporta la leggenda con il titolo : “La nave impietrita”.

La leggenda narra che la nave corsara entrò in conflitto con un naviglio locale. I pirati fecero incursione nell’imbarcazione, saccheggiarono tutto ciò che era in essa presente, e con grande disprezzo e noncuranza, ridussero in piccoli pezzi una cassa e il suo contenuto: una statua della Madonna. Ma nello stesso istante per punizione divina, la nave si tramutò in uno scoglio. E mentre la piccola imbarcazione, ripresa a bordo la statua, si allontanava velocemente, la nave corsara, ormai tramutata in uno scoglio, venne così condannata inesorabilmente a infrangere per sempre i flutti del mare.

 

Informazioni tratte:

dal sito http://www.agugliastra.it/. Articolo scritto da Fabio Fanelli, (di Albino Lepori), il 06.12.2012;

post della pagina Facebook di Info Point Arbatax Tortolì;

archivio “La Nuova Sardegna”, articolo del 17 ottobre 2006.

 

 

 

 

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