Le condizioni di salute di Graziano Mesina saranno valutate per stabilire se siano o meno compatibili con la sua detenzione in carcere.

A stabilirlo il Tribunale di sorveglianza di Sassari, presieduto da Giommaria Cuccuru, che ha incaricato il medico legale Antonella Rendinelli come perito – come riporta ANSA -.

Mesina, attualmente recluso nella casa circondariale di Opera a Milano, secondo le sue legali, Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier, non sarebbe in buone condizioni di salute a causa dell’età – 80 anni – e della vita da detenuto, pertanto hanno avanzato la richiesta che possa scontare la pena agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Orgosolo o in un’altra struttura più adeguata.

L’ex primula rossa del banditismo sardo fino alla metà del luglio scorso era detenuto nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros – prima del trasferimento al penitenziario di Milano – da quando era stato arrestato a Desulo, dopo quasi un anno e mezzo di latitanza, per sfuggire alla sentenza definitiva della Cassazione che lo condannava a 24 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.

Padre Virgilio Mirto, con i giovani Aspiranti Missionari, nell’ Ex- Seminario di Tortolì (1946).

Foto gentilmente concessa da Giuseppe Puncioni, del gruppo I Love Tortolì.

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