Sicurezza. Bari Sardo porta a casa un finanziamento di 990mila euro per ridurre il rischio idrogeologico
"Credo che i Bariesi non dimenticheranno mai le alluvioni che colpirono la nostra Comunità, in particolare quella del 93. A distanza di anni sappiamo bene quali siano stati gli errori e i punti deboli del nostro territorio. Siamo partiti proprio da quella lezione di vita" spiega il sindaco Mameli
A inizio 2020 il Ministero dell’Interno pubblicò un bando che prevedeva la possibilità per tutti i 7.903 Comuni d’Italia, di beneficiare di importanti contributi a fondo perduto per realizzare interventi a tutela della sicurezza pubblica.
Il principale obiettivo era quello di realizzare opere ingegneristiche che contribuissero a ridurre significativamente il rischio idrogeologico all’interno dei Comuni. I criteri previsti dal bando erano molto selettivi. Tra questi occorreva dimostrare contabilmente sia di avere i conti in ordine che di avere una forte propensione alle spese in conto capitale.
«Sapevamo di poter dire la nostra ma eravamo ben consci che i fondi messi a disposizione erano veramente pochissimi, se si considerava una concorrenza aperta a tutto lo stivale – spiega il sindaco di Bari Sardo Ivan Mameli – Oggi portiamo a casa un finanziamento di ben 990 mila euro. Siamo tra quei 21 comuni sardi che rientrano tra i beneficiari del finanziamento. Abbiamo le idee chiare su quello che serve alla nostra Comunità. Credo che i Bariesi non dimenticheranno le gli alluvioni che colpirono pesantemente la nostra Comunità, mi riferisco in particolar modo all’alluvione del 93 del quale esistono abbondanti tracce storiche dell’accaduto. E, a distanza di tanti anni sappiamo bene quali siano stati gli errori e i punti deboli del nostro territorio. Siamo partiti proprio da quella lezione di vita».
«L’obiettivo – spiega Mameli – è quello di realizzare un canale di guardia a monte del paese, un’opera ingegneristica di difesa idrogeologica del centro abitato costituita da un canale a forma aperta in calcestruzzo armato. Tale opera avrà l’obiettivo di intercettare le acque che scorrono in un compluvio naturale evitando che enormi quantitativi d’acqua e detriti possano riversarsi disastrosamente a valle, ossia nel cuore del paese come avvenne quella maledetta domenica del 31 ottobre del 1993. Ma ci stiamo portando avanti, da due mesi sono finalmente iniziate le opere di manutenzione straordinaria dei canali di bonifica i quali non ricevevano le dovute opere di manutenzione oramai da 28 lunghi anni. Questi lavori saranno finiti a breve. Mentre circa 3 mesi fa ci siamo finalmente dotati di un Piano di Protezione Civile comunale, eravamo l’unico comune ogliastrino a esserne completamente sprovvisti».
«Stiamo lavorando tanto in prevenzione ma vi posso assicurare che non basta mai. Mi scuso per la mia prolungata assenza dai social, ho sempre pensato che, con i dovuti limiti, possa essere un ulteriore metodo di comunicazione. Ma purtroppo siamo stati parecchio impegnati e questo periodo sicuramente non aiuta…ma ci siamo promessi che cercheremo di rimediare. Volevo ringraziare i tecnici del Comune di Bari Sardo, tutta la squadra dell’Alternativ@ e tutti coloro che anche stavolta hanno creduto in un impresa che sembrava impossibile» conclude il primo cittadino bariese.
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Bari Sardo, completati i lavori agli esterni del Palazzetto dello Sport
Di recente sono stati completati i lavori di Manutenzione Straordinaria degli esterni del Palazzetto dello Sport di Bari Sardo. Il lavoro è stato fatto con le economie dell'ente un poco alla volta, in tre anni.
Di recente sono stati completati i lavori di Manutenzione Straordinaria degli esterni del Palazzetto dello Sport di Bari Sardo. Il lavoro è stato fatto con le economie dell’ente un poco alla volta, in tre anni.
In primis si è proceduto a sistemare la copertura che era in evidente stato di degrado: le lamiere erano per lo più distaccate, i canali di gronda e i pluviali intasati e le travi in legno lamellari non trattate ed esposte alle intemperie in evidente stato di deterioramento, con conseguenti infiltrazioni di acqua nell’edificio.
Poi si è proceduto con un investimento di circa 20.000€ per la sistemazione della copertura, compresi i canali di gronda e la sostituzione di tutti i discendenti e il rivestimento delle travi in lamellare a vista al fine di impedirne il continuo deterioramento.
A seguire, in una seconda fase, sono state sistemate le mura di recinzione che riguardavano tutto il plesso scolastico e le aiuole. Anche queste in evidente stato di deterioramento, le ringhiere arrugginite e gli intonaci lesionati e in fase di distaccamento. Con delle economie del Comune, sono stati acquistati i materiali che, congiuntamente al progetto Lavoras della Regione che ci ha permesso di avere mano d’opera specializzata, tale da poter fare lavori edili, e sistemare tutto il perimetro.
In una terza fase, infine, è stata completata la facciata del palazzetto, mediante la sistemazione degli intonaci e la pittura di tutte le facciate, utilizzando sempre delle economie di cassa al quale si è sommato la donazione del materiale per l’esecuzione dei lavori da parte della Ditta Far Plast.
«Alla Ditta Far Plast va da parte di tutta l’amministrazione, e credo anche da parte dei cittadini di Barì, un sentito ringraziamento. Oltre questi lavori speriamo a breve di proseguire anche con la sistemazione degli interni, spogliatoi, bagni e soprattutto del manto di gioco che vorremmo rinnovare quanto prima. A volte per recuperare delle aree servono dei finanziamenti, altre ci si riesce con tanta pazienza, a piccoli passi, ma si arriva comunque al risultato. L’idea era di scrivere qualcosa una volta ultimati anche gli altri lavori, ma come assessore allo Sport ci tenevo a ringraziare da subito Alessandro Farris e Paola per averci donato questa targa con questo bellissimo messaggio che ci tengo a condividere con tutti: “IL FUTURO APPARTIENE A COLORO CHE CREDONO NELLA BELLEZZA DEI PROPRI SOGNI”. Stiamo attraversando un momento difficile, si parla tanto di salute ed economia, poco della condizione di forte stress mentale che tutti stiamo vivendo, che a volte degenera fino a portare la gente a vivere passivamente questo tempo. In sintesi non smettiamo mai di sognare, senza sogni non c’è futuro!» commentano gli amministratori bariesi.
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