È stata differita l’apertura del bando (R)esisto all’8 febbraio 2021, rivolto a Micro, Piccole e Medie imprese, Grandi imprese, lavoratori e lavoratrici titolari di Partita IVA residenti in Sardegna senza dipendenti, particolarmente colpiti dalla pandemia.

Lo comunica l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, spiegando che «la posticipazione dei termini è stata decisa al fine di consentire una corretta e più ampia partecipazione dei beneficiari e per poter rispondere in maniera esaustiva alle principali Faq relative alle modalità di presentazione delle istanze».

Pertanto, le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 10 del giorno 8 febbraio fino alle ore 23.59 del 22 febbraio 2021. La presentazione delle domande dovrà essere effettuata esclusivamente utilizzando l’apposito applicativo reso disponibile dalla Regione all’interno del Sistema Informativo del Lavoro e della formazione Professionale (SIL) al seguente indirizzo: www.sardegnalavoro.it.

Migliorano i dati Covid-19 in Italia secondo il report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Nella settimana dal 19 al 26 gennaio L’Rt è sceso ancora, raggiungendo quota 0,84.

Anche la Sardegna presenta numeri indici confortanti e l’Rt si conferma inferiore alla media nazionale: 0,81.

Per questo motivo, in una sola settimana l’Isola è passata da essere considerata regione a rischio “alto” a regione a rischio “basso”.

Tutti gli indicatori sono chiaramente da zona gialla, ma secondo quanto contenuto nel Dpcm del 3 dicembre 2020 il cambio di colore può avvenire solo dopo due settimane, e sempre che i dati si confermino in miglioramento o quantomeno stabili. Per questo motivo la Sardegna si appresta ad affrontare un’altra settimana con le norme della fascia intermedia, quindi con bar e ristoranti chiusi e divieto di spostamento fra comuni salvo le ben note eccezioni riguardanti i comprovati motivi e i comuni con meno di 5mila abitanti.

Difficile che il ministero della Salute faccia tornare anzitempo la Sardegna in zona gialla creando un precedente. Fino ad ora infatti nessuna regione è passata da zona rossa ad una arancione o da quest’ultima a zona gialla prima delle due settimane canoniche.