Accadde oggi: quarant’anni fa moriva in Svizzera Charlie Chaplin, padre dell’iconico vagabondo Charlot.

Charles Spencer Chaplin nacque a Londra il 16 aprile 1889 e morì in Svizzera 25 dicembre 1977. È stato un attore, comico, regista, sceneggiatore, compositore e produttore cinematografico. Nonostante un’infanzia difficile, calcò le scene fin da giovanissimo iniziando una lunga gavetta che lo portò a coronare la carriera artistica con l’immortalità creando il personaggio di Charlot, il vagabondo con la bombetta, il bastone e gli inconfondibili baffetti.

Chaplin, autore di oltre novanta film, raggiunse la fama universale con quelli che avevano il vagabondo dall’andatura oscillante come protagonista. Alcuni dei suoi capolavori come Luci della città, Tempi moderni, Monsieur Verdoux e Luci della ribalta, avevano per protagonisti personaggi appartenenti agli strati più poveri della società, trattavano con profonda sensibilità tematiche importanti come l’alienazione derivante dal lavoro in fabbrica, l’alcolismo, i problemi con la giustizia. Indimenticabile Il grande dittatore che si faceva beffe di Nazismo e Fascismo. Nonostante fosse un personaggio amatissimo, a causa delle sue idee progressiste, fu accusato di essere troppo vicino all’ideologia comunista e nel 1952 mentre si trovava a Londra, il governo degli stati Uniti gli ritirò il permesso di rientro. Visse il resto della sua vita in Svizzera e solo nel 1972, con l’assegnazione dell’Oscar alla carriera conferitogli per Luci della ribalta uscito venti anni prima, fu riabilitato dall’opinione pubblica americana. L’eclettico artista ebbe una vita privata piuttosto vivace, caratterizzata da quattro matrimoni e dieci figli e a quanto si dice numerosissime amanti. Ma forse non tutti sanno che Charlie Chaplin, comico malinconico, era autore di bellissimi aforismi. Eccovene alcuni:

“Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare.

Forse perché non può essere comprato.

I ricchi comprano rumore.

L’animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca”.

“Non troverai mai arcobaleni se guardi in basso”.

“La giovinezza sarebbe un periodo più bello se solo arrivasse un po’ più tardi nella vita”. (Dalila)

Sono 29.876 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 409 nuovi casi.
Si registrano anche 3 decessi (701 in tutto). In totale sono stati eseguiti 466.701 tamponi con un incremento di 3.884 test. Sono invece 484 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (quattordici in meno rispetto al dato di ieri), mentre è di 43 (+2) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 15.793. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 12.537 (+102) pazienti guariti, più altri 318 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 29.876 casi positivi complessivamente accertati, 6.678 (+120) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 4.828 (+81) nel Sud Sardegna, 2.388 (+101) a Oristano, 5.945 (+35) a Nuoro, 10.037 (+72) a Sassari.