Lunedì 21 dicembre, d’intesa con la società di progetto PSSC (Polo Sanitario Sardegna Centrale), l’ASSL di Nuoro è entrata, finalmente, in possesso delle strutture sanitarie del Project Financing, rimaste inutilizzate dopo l’avvenuta risoluzione di diritto del rapporto contrattuale con nota del Commissario ex A.s.l. Nuoro (prot. n° 54799) del 29.12.2016.

Nello specifico: presso il Presidio Ospedaliero San Camillo di Sorgono, si è proceduto alla riconsegna dei locali che ospiteranno il nuovo, moderno, Pronto Soccorso (Piano Terra). Ciò dovrebbe consentire di adibire gli spazi finora occupati dal reparto a nuova sede del Servizio 118.

Il via libera è arrivato anche per le 2 nuove sale del Blocco Operatorio (Piano Primo), che – una volta alleggeriti dall’incidenza della pandemia Covid – non solo dovrebbe consentire al personale di riprendere l’attività a pieno regime, ma di implementarla ulteriormente. Riconsegnato anche il piano seminterrato, con la “Cappella” del Presidio Ospedaliero.

Inveve nel Presidio Ospedaliero Cesare Zonchello di Nuoro, accertata la necessità condivisa di riconsegnare i locali, è stata riconsegnata la Foresteria dell’Hospice, destinata a ospitare i familiari dei pazienti.

L’ASSL di Nuoro è finalmente rientrata in pieno possesso del padiglione destinato a Centro di terapia riabilitativa, con il completamento edilizio e impiantistico, che permetterà l’utilizzo del Padiglione, dotato di 2 vasche per piscine e palestre attrezzate.

«Finalmente – commenta con soddisfazione il Direttore dell’ASSL di Nuoro, Grazia Cattina – abbiamo raccolto i frutti di un lungo lavoro, tra interlocuzioni e commissioni di collaudo, che ha visto impegnata questa Direzione, validamente supportata dall’Area Tecnica Nuoro-Lanusei e dall’Ufficio del RUP del Project Financing»

In Ogliastra ritornano le intimidazioni contro gli amministratori: comparse scritte minatorie verso il sindaco e il vicesindaco di Lanusei.

Nelle vicinanze del rione Su Tauli, al confine con il bosco Selene sono state trovate delle frasi ingiuriose rivolte al primo cittadino, Davide Burchi e il suo vice, Salvatore Zito, scritte su un muro in cemento.

Le intimidazioni sono state cancellate immediatamente, ma il grave fatto ha destato preoccupazione nella cittadina e il caso è finito sul tavolo del Comitato provinciale per la sicurezza pubblica.

Il paese non è nuovo ad atti simili, che nel corso degli anni hanno più volte segnato la vita politica di Lanusei. Eletta nel 2017 con la lista Ripensiamo Lanusei, l’Amministrazione del sindaco Burchi affronta questa pagina buia della vita lanuseina ricevendo la solidarietà bipartisan della politica e della comunità tutta.

Questa mattina era comunque convocato il consiglio comunale, mentre sui fatti incresciosi indaga ora la Digos.