A Nuoro la tensione è altissima: la sanità, già nel tempo provata dalla mancanza di centinaia di medici e infermieri in organico, ora è quasi al collasso a causa dell’emergenza Covid.

Dopo la protesta, ieri, dei sindaci del nuorese, ecco arrivarne un’altra, organizzata dai malati oncologici del territorio per mercoledì 18 alle 10.30, davanti all’ospedale San Francesco.

Da mesi stanno lottando con l’Ats per scongiurare il trasferimento del loro reparto.

A nulla è servita una prima protesta che ad ottobre aveva visto i malati oncologici incatenarsi davanti all’ospedale rivendicando il diritto alla salute e alle cure.

Le promesse, infatti, sono state disattese dalla Regione e i malati oncologici si preparano ad un’altra battaglia.

Le ACLI di Nuoro manifestano piena solidarietà ai sindaci del territorio e appoggiano la loro protesta democratica e pacifica volta a denunciare una situazione drammatica, che mina diritti inalienabili della Persona.

«La scarsa trasparenza su dati, dinamiche del contagio e alcune dichiarazioni non contribuiscono ad alleggerire l’emergenza nella quale vivono quotidianamente, medici, operatori e pazienti, anzi la aggravano e producono incertezze, che si inaspriscono in polemiche dannose e inutili. Chiediamo unità, collaborazione e fratellanza, in un momento nel quale la comunità ha bisogno del contributo di ciascuno, fuori da logiche di parte e interessi personalistici» spiegano in una nota stampa.

Metteranno in campo tutti gli strumenti disponibili per aiutare in ogni forma chi abbia necessità di supporto, assistenza e tutela, in sintonia con ogni strumento democratico utile allo scopo.