Si tratta di una digital storytelling per la promozione dei beni culturali sardi ed è frutto di un accordo tra il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e ‘Istituto Europeo di Design.

Cinque ragazzi, appena diplomati al Corso di Media Design hanno dato vita a un videogioco sulla storia e i miti della Sardegna nuragica. Ylenia Marcia, Fabio Dattilo, Maurizio Carta, Nicola Musa e Roberto Dessalvi, hanno scelto di raccontare attraverso il protagonista del gioco, un giovane, avventure difficili come pretesto per illustrare parti del museo o del territorio.

L’idea è quella, oltre che di dimostrare che ci sono molte opportunità di lavoro in questo campo, di promuovere le bellezze della Sardegna e i suoi segreti più antichi anche tra le nuove generazioni.

Lo Shotokan Karate Club ( Dojo Karate Urzulei/Cardedu) annovera tra le fila dei suoi alllievi anche piccoli campioni.

È il caso di Ylenia Mulas, che all’età di soli 5 anni è salita sul podio del Dojo Karate Urzulei ( dello s.k.c. Arbatax  M° Gianni e Severino Muntoni).

La piccola karateka (cintura bianca superiore), ha sbaragliato quasi tutte le sue avversarie, bambine di nazionalità diverse, conquistando la medaglia di Bronzo al Campionato Mondiale organizzato dal Mediterranean Karate Alliance 2020 OTW World Championships.

A questa competizione hanno partecipato 40 nazioni con più di 600 atleti.

Altre le medaglie conquistate dallo S.K.C. Arbatax, grazie alla dedizione e all’impegno degli atleti dello S.K.C. Arbatax. Un oro per Michela Mura, un argento per Simona Mighela e due bronzi per Mira Meloni e Ida Cabras. Bronzo mancato di soli 2 decimi per l’atleta Naila Lorrai.

Ottime prestazioni anche gli altri atleti dello S.K.C. Arbatax. Da Cardedu Elisa Scudu, Francesca Deiana, Maura Pendugiu, Alessandro Melis, Maurizio Melis, Yacopo Deplano, Ismaele Pisu, Mattia Meloni, Gabriel Magari. Da Urzulei Beatrice Lorrai, Gabriele Lorrai, Stefano Mesina, Mirko Fancello, Caterina Mulas, Stefano Serra, Valentina Mereu, Antonio Cavia, Manuel Cabras e Alice Fancello.

«Niente arriva per caso, hanno lavorato tutti con impegno e disciplina – spiega il maestro Gianni Muntoni –  Col nostro contributo abbiamo fatto si che l’Italia si classificasse al primo posto».