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Peste suina, Cappellacci interpella il ministro: “Via libera a export carni sarde”

 

 

«Il Governo si impegni per il via libera all’esportazione delle carni suine sarde e la rimozione del blocco dovuto alla peste suina». E’ l’appello di Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia-Sardegna, che ha presentato un’interpellanza al ministro dell’Agricoltura.

Il fenomeno della peste suina ha riguardato la Sardegna per 42 anni. L’embargo imposto dall’Unione Europea, con il blocco delle esportazioni oltre i confini dell’isola, è durato 3188 giorni. Sono trascorsi già 23 i mesi senza un focolaio e ben 16 i mesi dagli ultimi casi positivi.

«Alla luce di questi dati obiettivi gli allevatori della Sardegna e le associazioni di categoria, chiedono a gran voce la revoca delle misure restrittive per consentire la vendita della carne e dei trasformati dei suini in Italia e nel mondo. Secondo le elaborazioni di Coldiretti-Sardegna sui dati dell’Anagrafe Nazionale Zootecnica – ricorda Cappellacci-, gli allevamenti di suini in Sardegna sono 14.598 per un totale di 180.908 capi (dati aggiornati al 30 giugno 2019) mentre i cinghiali in allevamento sarebbero 1.129. Il numero medio di suini per allevamento è circa 12 mentre il valore nazionale è di circa 60 capi. Lo sblocco delle esportazioni aprirebbe un nuovo scenario di crescita, con significativi benefici sia per l’economia che per l’occupazione in un settore tradizionale del sistema-Sardegna. Sarebbe altresì un doveroso riconoscimento per i sacrifici e l’impegno di migliaia di allevatori e delle relative comunità. Il tempo del ‘ce lo chiede l’Europa’ è finito – ha concluso Cappellacci-, ora è il momento di dire all’Europa: ‘ce lo chiede la Sardegna».

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