Cardedu, apre l’Ufficio della Lingua Sarda. È la prima volta dall’istituzione degli sportelli linguistici
Entusiasta il primo cittadino Matteo Piras che, per dare allo sportello la visibilità che merita, ha messo a disposizione dell’ufficio linguistico una stanza all'ingresso dell’uffici comunale.
Ha aperto a Cardedu, per la prima volta dall’istituzione degli sportelli linguistici finanziati dalla Legge 482/99, l’Ufficio della Lingua Sarda.
Il Comune, infatti, fa parte dei sette comuni che hanno aderito al progetto “Isportellu Linguìsticu Unione de is Comunos de s’Ogiastra”, guidato dal comune di Arzana insieme a Lanusei, Elini, Loceri, Ilbono e Bari Sardo.
Lo sportello si trova al piano terra del municipio e sarà aperto tutti i martedì alle 8.30 alle 9.00 e tutti i giovedì dalle 15.30 alle 18.30.
L’operatore Ivan Marongiu, 15 anni di esperienza nel settore, si occuperà di tradurre in sardo gli atti e i documenti in uscita dall’ente comunale, ma non solo. L’operatore sarà a disposizione per consulenze linguistiche, presentazioni di libri, traduzione in sardo delle locandine per associazioni, commercianti e enti pubblici, laboratori per bambini, ricerche, pubblicazioni di opere in sardo ecc.
Per altre informazioni si può chiamare al numero di cellulare di Ivan Marongiu 3298703515, oppure si può scrivere all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
Uno dei primi impegni dell’operatore, d’accordo con i parenti e con l’amministrazione comunale, sarà la raccolta e pubblicazione delle poesie del compianto tziu Mimminu Olianas, venuto a mancare qualche mese fa.
Entusiasta il primo cittadino Matteo Piras che, per dare allo sportello la visibilità che merita, ha messo a disposizione dell’ufficio linguistico una stanza all’ingresso dell’uffici comunale.
Infatti Cardedu, prima di quest’anno, non aveva mai partecipato ai progetti finanziato dalla Legge n. 482/1999 dello Stato Italiano- Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche e storiche- una legge molto importante per la tutela delle lingue minoritarie.
Questa legge- che ha dato al sardo la possibilità di entrare ufficialmente negli enti pubblici, nelle scuole, nei mezzi di informazione – rappresenta un fondamentale sostegno per l’uso della lingua sarda nella forma orale e scritta.
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