ogliastra.vistanet.it

Accadde oggi. Il 15 luglio 1938 venne pubblicato il Manifesto della Razza: diede il via alle persecuzioni razziali

82 anni fa, il 15 luglio 1938 dieci scienziati italiani – Lino Businco, Lidio Cipriani, Arturo Donaggio, Leone Franzi, Guido Landra, Nicola Pende, Marcello Ricci, Franco Savorgnan, Sabato Visco ed Edoardo Zavattari -firmarono il Manifesto della Razza.

Il documento diede il via alle persecuzioni razziali nel nostro Paese, soprattutto contro gli ebrei e giustificò poi in seguito, nel settembre dello stesso anno, la promulgazione delle Leggi razziali volute dal Partito Fascista di Benito Mussolini.

foto Wikipedia

Il documento prova con basi non scientifiche a ribadire prima di tutto il concetto di razza, di per sé non attribuibile all’uomo, e a dimostrare la superiorità di quella presunta ariana propria del popolo italiano. Ciò che venne sottoscritto nel documento fu di fatto un contenuto privo di basi scientifiche, volto addirittura a dimostrare una certa originalità del razzismo italiano rispetto a quello tedesco.

 

I nomi degli scienziati firmatari sono rimasti a lungo nell’ombra ma – come ricorda l’Ansa – nel 2005 lo scrittore e giornalista Franco Cuomo, scomparso nel 2007, scrisse il saggio “I dieci” dove approfondì la vicenda, facendo emergere dettagli ancora più inquietanti. Cuomo, infatti, si sofferma sulla storia dei 10 scienziati, sottolineando come  in effetti nessuno di loro pagò mai per ciò che aveva sottoscritto e dopo la guerra vennero reintrodotti nei loro ruoli.

Exit mobile version