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Accadde Oggi: 21 aprile 1928, nasce la tratta aerea Ostia-Cagliari, primo collegamento con la Sardegna

Il 21 aprile 1928 i sardi festeggiarono il primo collegamento aereo fra l’Isola e il continente. Il velivolo usato, un Savoia Marchetti s55, poteva trasportare i membri dell’equipaggio, otto passeggeri e altrettanti bagagli, per un peso massimo pari a 15 kg per ciascuno. Molto di rado questi limiti furono però rispettati, e già il volo di ritorno ne contò ben diciassette.

Era una folla festante quella che, a Ostia, assistette alla partenza. L’idrovolante – preceduto dall’S59 del napoletano De Pinedo, presidente della società SAM, proprietaria del velivolo – puntò versò il mare, e dopo un’ora i piloti eseguirono l’ammaraggio su Olbia. Fu necessario un rifornimento e un’altra ora di volo, per raggiungere Elmas, e da lì una corriera portò i passeggeri fino al Capoluogo.

I sardi soffrivano da sempre per quella distanza allora sconfinata che li separava geograficamente e non solo dal resto dell’Italia. Un sentimento che andava a mescolarsi all’innato desiderio di volare, e trovava finalmente soddisfazione in quella storica giornata, che sanciva il superamento di quelle estenuanti tratte marittime prima necessarie per raggiungere il Continente; la Cagliari-Civitavecchia, per citarne una, necessitava di almeno 22 ore di viaggio.

Negli anni seguenti l’aviolinea non fece che potenziarsi: gli S55 furono sostituiti dai più capienti e veloci S66, e nel 1937 la tratta Ostia-Cagliari registrò quasi 10mila passeggeri, prima in Italia per numero di presenze. Merita di essere sottolineata la straordinaria velocità con la quale i sardi si abituarono a questo nuovo modo di viaggiare, e in tal senso l’affidabilità e la robustezza degli storici S55 fu senz’altro uno dei fattori principali. Altrettanto degni di nota erano i comfort offerti dalla compagnia: i piloti si preoccupavano di fornire cuscini ai passeggeri, ed estremamente rassicurante era il servizio reso dal telegrafista, che riportava saluti e permetteva il costante scambio di messaggi.

Negli anni Quaranta la guerra cambiò tutto. Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale l‘aeroporto di Elmas assunse cruciali funzioni militari e andò a ospitare in prevalenza velivoli da guerra, orde di squadriglie e siluri, mentre i voli civili diminuirono progressivamente fino a scomparire del tutto. Per la ripresa del servizio fu necessario attendere diversi anni, fino all’aprile del 1947.

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