Durante un servizio di controllo per il trasporto di alimenti finalizzato alla verifica del rispetto delle condizioni igieniche, alla tracciabilità delle derrate e alla regolarità della documentazione, la Sezione Polizia Stradale di Nuoro ha effettuato il controllo di un veicolo per il trasporto specifico di sostanze alimentari, destinate alle scuole dell‘infanzia e primaria di Oliena.

Dal controllo del carico gli agenti hanno notato che la carne veniva trasportata senza il rispetto delle normali regole igieniche. 

È stato quindi richiesto l’intervento dei Veterinari del Dipartimento Prevenzione ATS – servizio igiene ed alimenti di Nuoro.

Dal controllo effettuato è risultato che la carne oltre ad essere trasportata in contenitori non idonei e pertanto contaminabili non aveva la documentazione di tracciabilità attestante la provenienza, la specie e lotto di lavorazione come previsto.

Sono perciò state contestate al vettore sanzioni amministrative per € 2.500 e la carne sottoposta a sequestro cautelare e destinata alla distruzione.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri di Macomer hanno sottoposto alla custodia cautelare in carcere i fratelli F.A. 44enne e F.G.L. 45enne, entrambi di Macomer e con precedenti di polizia, per il reato di rapina in abitazione.

I fatti per cui si procede risalgono al 14 febbraio scorso quando a Macomer, all’interno dell’abitazione di un invalido, i due fratelli sono piombati addosso al malcapitato per “sistemare a modo loro” alcune questioni personali.

Dopo aver picchiato l’inerme vittima che ha poi riportato 7 giorni di prognosi per le lesioni patite e parzialmente devastato le suppellettili nell’abitazione, compresa una costosa chitarra, si sono impossessati con violenza di un orologio finto oro e di un bracciale, di scarso valore commerciale, portati via dal polso dal malcapitato.

Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Macomer, visto il grave evento, sono state portate avanti senza soluzione di continuità, consentendo in breve tempo di identificare i malfattori e di dimostrarne anche la presenza in quei luoghi e in orari compatibili con l’aggressione.

Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati portati nel carcere di Massama (OR).