L’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna, ha presentato una proposta da inserire nella Finanziaria per eliminare il limite di mandati per i sindaci dei Comuni sotto i 1500 abitanti.

«Nella prossima tornata elettorale di maggio-giugno – ha spiegato Sanna – in Sardegna andranno al voto 81 piccoli Comuni su 175, molti dei quali potrebbero incontrare difficoltà a trovare candidati e c’è il rischio che si apra la strada verso il commissariamento.

Nei nostri territori abbiamo sindaci che hanno operato bene e non possono però ripresentarsi perché arrivati al terzo mandato. Noi vogliamo creare le condizioni ideali perché nelle comunità locali regni il buon governo, consentendo a chi ha ben amministrato di potersi riproporre davanti ai propri elettori. È una questione di democrazia».

Ieri l’Associazione “Viva la vita Sardegna Onlus” è stata ricevuta dalla Commissione Sanità: sono arrivate buone nuove. Un incontro ricco di spunti e con le esperienze dei malati messe in primo piano, così come le soluzioni per risolvere i problemi. Presente, in prima fila, Michele Riontino, malato di Sla, che ha potuto, per mezzo di una tabella, comunicare le criticità. Accanto a lui, il suo caregiver Gabriele Lai.

Una delle buone nuove è stata quella che vuole le risorse del progetto “Ritornare a casa” rivolto ai disabili gravi aumentate: 35 milioni di euro verranno stanziati nel 2020.

Ma non solo: è stata fatta la promessa di venire incontro ai malati e a coloro che li seguono e assistono.

L’Associazione, che ha sede a Cagliari ma ha una componente ogliastrina, è ben contenta dei risultati ottenuti: ci sono dei presupposti importanti affinché le cose cambino. Ad esempio, la situazione era abbastanza critica sotto l’aspetto dell’assistenza domiciliare integrata e delle forniture: mancano gli aspiratori per chi ha la tracheotomia, gli ausili, i puntatori oculari, le carrozzine. E anche il supporto psicologico è necessario per affrontare i momenti bui. Si è parlato anche della riduzione del contributo previsto nel 2016 per i caregiver da 12mila a 7.200 euro annui per il II livello e da 18mila a 9.600 euro per il III livello: Antonello Peru, consigliere regionale, ha fatto sapere che si sta cercando di ristabilire il contributo alla somma prevista nel 2016.

È stata proposta l’istituzione di un registro per monitorare l’incidenza della malattia in Sardegna, per il progetto “Ritornare a casa”, per vigilare sui ritardi dei pagamenti da parte dei Comuni e la creazione di un centro di riferimento per la Sla che aiuti i malati e i familiari. È emersa la necessità di una commissione territoriale che vigili sulla corretta distribuzione dei fondi nel tempo, affinché vengano assunte delle persone formate adeguatamente dalla rianimazione.

Durante l’incontro, rassicurazioni e garanzie. Durante la settimana prossima verrà sentito a tal proposito anche l’assessore Nieddu e il commissario straordinario dell’Ats Giorgio Steri.