L’esposizione ripercorre il percorso artistico di Giuseppe Carta, autore dei famosi peperoncini che hanno conquistato anche la Cina. Uno gigante accoglie i milioni di visitatori di FICO a Bologna, il più grande sito dedicato alla cultura alimentare italiana. I suoi grandi frutti sono stati poi protagonisti del Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli, esposti alla Biennale di Venezia e nei mesi scorsi in 4 castelli pugliesi in una mostra curata del Ministero dei Beni Culturali.

La mostra è stata inaugurata nel mese di giugno dal critico d’arte Vittorio Sgarbi che l’ha definita “una fusione perfetta tra modernità e tradizione” mentre la chiusura stabilita al 27 ottobre è stata prorogata fino al 6 di gennaio.

L’architetto Alberto Bartalini, autore del percorso scenografico dell’esposizione, ha anche curato il catalogo della mostra che sarà fruibile tramite il portale on line SarIbs e disponibile nelle principali librerie della Sardegna. È presente anche un contributo di Vittorio Sgarbi dal titolo “Natura è artificio”: il critico sottolinea che «le opere del tutto mimetiche di Carta si pongono come le più concettuali che si sarebbero potute immaginare, essendo allo stesso tempo non solo ciò che sono, ma anche il logos a monte del loro essere».

Villagrande, archiviata con successo la serata musicale organizzata ieri dal Circolo Anspi. Protagonisti della serata, gli Strings on fire, gruppo formato dai villagrandesi Remo Natali e Vincenzo Demurtas.

«Ci siamo fatti trasportare in allegria dalle musiche di tanti artisti contemporanei» spiegano gli organizzatori, soddisfatti di questo nuovo traguardo.

Ha fatto da sfondo all’evento la presentazione del calendario 2020 dell’Associazione Volontariato Strisaili: «Particolarmente interessante è stato sentire,» spiegano «durante la carrellata dei calendari degli anni passati, i detti e le storie di Villagrande, i mestieri, le preghiere».

Attimi di grande emozione si sono avuti con il ricordo dell’alluvione, avvenuta il 6 dicembre del 2004.

«È stato davvero bello e emozionante» dichiarano Demurtas e Natali. «La sala era piena e il pubblico ha apprezzato molto e partecipato in modo caloroso. Abbiamo voluto proporre canzoni conosciute, che avessero un significato importante da trasmettere. Per questo abbiamo realizzato dei brevi commenti sui brani e sugli autori che spiegassero un po’ il senso e la storia dei testi. La solidarietà, la fratellanza fra i popoli, i conflitti generazionali, la mancanza di comunicazione: questi sono alcuni dei temi che abbiamo toccato. Le introduzioni sono state lette da ragazzi e ragazze e questo ha reso la serata molto più coinvolgente e partecipata. A fine serata ci siamo molto emozionati perché abbiamo capito come questo messaggio sia stato accolto molto bene dal pubblico».

Appuntamento oggi, sempre presso l’Oratorio Parrocchiale, con un nuovo evento musicale: “Natale Murru canta De Andrè”.