Continua il maltempo in Sardegna, nevica sul Gennargentu
Verso le 14 sulle cime la temperatura segnava zero gradi e i fiocchi bianchi hanno iniziato a scendere fino ad imbiancare tutta la montagna. La neve è caduta anche nel tratto più alto della provinciale che dal Bruncupsina porta al centro abitato di Fonni. Pioggia e vento sul resto dell'Isola.
Potranno essere anche di forte intensità le precipitazioni che stanno caratterizzando i settori meridionali della Sardegna e che nelle prossime ore si estenderanno a tutto il territorio regionale. Sino alle 12 di domani, durante i rovesci o i temporali saranno possibili forti raffiche di vento.
Nevica intanto sul Gennargentu. Verso le 14 sulle cime la temperatura segnava zero gradi e i fiocchi bianchi hanno iniziato a scendere fino ad imbiancare tutta la montagna. La neve è caduta anche nel tratto più alto della provinciale che dal Bruncupsina porta al centro abitato di Fonni, dove la temperatura è precipitata a 4 gradi. Per il momento non vengono segnalati disagi sulle strade.
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Le tabaqueres di Alghero: un dolce tipico dal nome particolare. Sapete da cosa deriva?
Oggi ve li presentiamo nella ricetta dell'artista pasticcera Gavina Mulas e vi spieghiamo il perchè del loro nome così particolare.
Si tratta di dolci tipici ripieni originari di Alghero e ve li facciamo scoprire nella ricetta della maestra pasticcera Gavina Mulas. Il loro nome deriva dal fatto che la forma ricorda una piccola tabacchiera, una scatola di varia forma e materia, tascabile, destinata a contenere tabacco da fiuto, in uso fin dal XVII secolo.
Il dolce algherese è ripieno di crema di latte, con un involucro di semola e strutto (a volte con l’aggiunta di uova) chiamata in sardo “pasta violada”, che viene poi fritta o infornata. Ma ecco la ricetta.
Per la pasta
500 g semola rimacinata
100 g di strutto
50 gr di zucchero semolato
2 uova
acqua tiepida q.b.
Per il ripieno
1 lt di latte intero
100 gr di amido di mais
200 gr di zucchero semolato
la scorza di 1 limone.
Procedimento per la crema: preparate la crema in una casseruola, riscaldate quasi tutto il latte, lasciatene da parte una ciotola con la scorza del limone e portate a bollore. Mescolate con una frusta il restante latte con lo zucchero e l’amido di mais, quindi versatelo nel latte caldo dopo aver eliminato la scorza di limone. Portate a in cottura mescolando continuamente. Versate la crema in un contenitore a raffreddare.
Preparate la pasta: in una ciotola setacciate la farina e versatevi lo strutto e le uova. Mescolate e versate sulla spianatoia. Aggiungete man mano l’acqua che serve fino ad ottenere un composto liscio e sodo. Fatela riposare per circa mezz’ora in luogo fresco. Stendete la pasta e ricavatetene delle forme rotonde a piacimento. Riempitele de composto e richiudetele, ritagliandole con le rotelle. Bagnate la superficie con albume o acqua e spolverate con zucchero semolato. Fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti fino ad avere una leggera doratura.
Ringraziamo per gli scatti e le info Storia della Cucina di Sardegna.
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