Una bellissima serata all’insegna della tradizione e del divertimento: ieri sera a Villagrande si è tenuto, grazie all’impeccabile organizzazione del comitato “Sa murra iddamannesa” il Torneo Sa Murra 2019 (quarto Memorial Adriano Mura).

38 le coppie che si sono sfidate nella cornice del paese ogliastrino. A fare da arbitri, Sergio Murgioni e Aldo Mulas.

Partecipanti, oltre che da Villagrande, giunti da Orgosolo, Urzulei, Jerzu, Gavoi, Dualchi, Lanusei, Gairo, Galtellì, Orune, Mamoiada.

Al primo posto, Riccardo Mulas e Federico Pinna.

Secondi, Valerio Sotgia e Alessio Mulas.

A seguire, Carlo Allegria e Leonardo Dionis e Simone Doneddu e Matteo Demurtas.

«Ringraziamo il Comune di Villagrande,» dichiarano gli organizzatori «la parrocchia, la famiglia Mura e tutti coloro i quali hanno partecipato alla manifestazione».

Il mito sul muro. La magnifica rovesciata di Rombo di Tuono, al secolo Gigi Riva, che ha portato il Cagliari dritto allo scudetto, impressa in un super-murale (6 metri per 8) nella piazza San Pietro, nel cuore di Perdasdefogu, in Ogliastra.

E’ l’immagine di una delle pagine più esaltanti del calcio in Italia, datata 18 gennaio 1970, quando al 25′ del secondo tempo Riva siglò il vantaggio del Cagliari allo stadio Romeo Menti di Vicenza facendo volare la squadra sarda, unica volta nella storia, fin dentro lo scudetto.

Il murale, voluto dall’Unione sportiva Perdasdefogu col sostegno del Comune e realizzato dall’artista Michela Casula, è stato inaugurato ieri pomeriggio nel paese ogliastrino e va ad abbellire la parte centrale della parete del salone parrocchiale di Piazza San Pietro, con la benedizione del supertifoso di calcio, Antonello Mura, vescovo di Lanusei.

Per l’occasione erano presenti Nicola Riva, figlio di Gigi, l’ex portiere del Cagliari Adriano Reginato, il sindaco di Perdasdefogu Mariano Carta, ex centrocampista della squadra del paese, e l’attuale presidente Claudio Murgia. Una squadra quella del Perdasdefogu che ha visto tra i suoi portieri un nome prestigioso: quello dell’ex direttore della Protezione civile, Guido Bertolaso, all’epoca giovane figlio di uno dei comandanti del poligono di Quirra.