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Domani a Urzulei la festa del caglio del capretto, le eccellenze sarde in un luogo incantato

Il caglio del capretto non poteva essere commercializzato. Un prodotto di eccellenza sardo, dalle caratteristiche uniche e con una tradizione che affonda le radici in un passato lontanissimo, incredibilmente non poteva avere valore sul mercato. Così alcuni giovani di Urzulei nel 2003, organizzarono una tavole rotonda. «Abbiamo provato a tirare una sasso nello stagno -ricorda Fabrizio Vella, uno degli organizzatori della festa- volevamo attirare l’attenzione su un prodotto unico, così abbiamo invitato diversi esperti del settore e abbiamo provato a rilanciare il prodotto, a quell’evento abbiamo legato la festa».

Giunta alla sua 16esima edizione “Sa festa de su càgiu de crabitu e de sa petha de becu” è organizzata dall’Associazione “Su Sociu motorsport Orthullè” con la collaborazione dell’Associazione “Sociu po su giocu de sa murra”, e propone un pranzo e una cena a base di caglio di capretto e carne di caprone, ma non solo. Tante altre specialità locali inclusi diversi tipi di formaggio e di pane tradizionale, che si potranno gustare nella suggestiva cornice di Mannorri, un villaggio abbandonato che risale al ‘700 circondato da un alone di mistero e leggenda.

«Il nostro obiettivo – conclude Vella- è quello di promuovere e valorizzare un territorio ricchissimo di storia e tradizione oltre che un posto in cui si mangiano prodotti di altissima qualità. Quest’anno abbiamo anche una novità, una originalissima maglietta con una scritta tutta particolare, di cui però non anticipiamo nulla». Mannorri si trova al chilometro 4 sulla strada che porta da Urzulei a Lotzorai. La bellezza della natura circostante e il patrimonio storico e archeologico della zona suggeriscono di non limitarsi a una passeggiata di un giorno, l’ideale sarebbe trattenersi l’intero fine settimana per visitare anche l’incantevole Urzulei.

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