Su Facebook si sa, basta poco per accendere le polemiche, quindi è bastato poco perché si ricominciasse a parlare di protesta del latte. Un pastore ha pubblicato un video in cui apre i rubinetti della dispensa refrigerata e versa a terra il latte, e subito si è parlato di nuova protesta.

In realtà in questo periodo dell’anno il prodotto è pochissimo e quindi anche volendo la protesta non potrebbe assumere il carattere che ha avuto in inverno. E comunque probabilmente occorrerebbero forme di protesta eclatanti. Ma probabilmente prima di sottoscrivere l’accordo col governo, i pastori avrebbero dovuto pensarci meglio.

Almeno questa è l’opinione di Fortunato Ladu: «Ad Agosto e in piena crisi di governo non si potrà mai attuare una protesta stile febbraio- ha dichiarato il pastore desulese- a meno che non si torni alle proteste del MPS (Movimento Pastori Sardi) del 2010 con blocchi di porti e aeroporti, cosa molto pericolosa a causa del decreto sicurezza. Il danno è stato fatto quando si è firmato, ora bisogna che il tempo faccia il suo corso».

Il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Deidda che sollecita la convocazione immediata del tavolo al ministero dell’Agricoltura in parlamento. Secondo quanto affermato da Deidda, la crisi di governo non dovrebbe interferire o rallentare l’iter. Il deputato chiede che venga dato spazio ai pastori per discutere delle riforme strutturali indispensabili per uscire dalla crisi.

I pastori aspettano il saldo di novembre, che il Governo aveva previsto, sarebbe stato di un euro. È ancora nella memoria di tutti l’affermazione di Salvini, fatta in campagna elettorale: «Non mi alzerò da questo tavolo, se il prezzo del latte non avrà raggiunto un euro». Ma lo stesso Csa, centro studi agricoli attraverso Tore Piana, afferma che difficilmente si arriverà a questa cifra.

La priorità però, per uscire definitivamente dall’emergenza, sono le riforme strutturali, e Piana attacca Oilos (Organismo interpofessionale latte ovino sardo), lo accusa di “essere assente in questo momento importante”. «Non si hanno notizie da mesi, non si conosce nessuna traccia – ha affermato Piana- nessuna azione, nessuna proposta, nella piena indifferenza di tutti, eppure la Sardegna si è dotata dello strumento per poter elaborare, approvare e imporre a tutta la filiera un contratto tipo per il latte ovino». Piana, fa presente che Oilos ha ricevuto uno stanziamento di 100mila euro per attivarsi, ma ancora non si sono viste azioni, e fa appello all’Assessorato Regionale all’Agricoltura perché vigili.