Promozione turistica. È giusto farla a luglio? Il parere di un’operatrice del settore
Bisognerebbe intraprendere una campagna di promozione di tale genere ad esempio a gennaio, quando i lettori guardano fuori dalla finestra e vedono solo nebbia e neve, in quel momento sì che ti viene voglia di Sardegna - spiega Elisabetta - Quando gran parte delle aziende comunicano il calendario ferie. È proprio in quel momento che magari il lettore inizia su Google a fantasticare il suo viaggio in terra sarda, non l'11 luglio
L’imprenditrice Margit Caffarena Herzog, titolare di un residence a Porto Frailis da circa 35 anni, sfogliando le pagine del Corriere della Sera ha notato una pubblicità della nostra Isola a pagina intera della Regione Autonoma della Sardegna. Immagini stupende che dovrebbero invogliare il turista a venire nella nostra isola. Ma, c’è un ma, sottolinea Elisabetta, sua figlia che affianca la madre nella gestione dell’attività.
Con un post su Facebook l’imprenditrice si chiede se un un valido esperto (di marketing, promozione, pubblicità etc) possa spiegare questa strategia promozionale attuata nelle ultime settimane dalla Regione Sardegna sul Corriere della Sera.
Nel 2018 capitò la medesima cosa. E quest’anno la storia si ripete: passati già quattro mesi di stagione lavorativa, a luglio, in piena estate, ecco che viene acquistata una pagina intera del Corriere come campagna di promozione turistica.
Migliaia e migliaia di euro spesi in promozione a luglio, quando già la disponibilità ricettiva in gran parte è esaurita e quando ormai tantissimi operatori si stanno già preoccupando di costruirsi un booking per il 2020 e i costi dei vettori aerei e navali sono aumentati.
«Con un po’ di logica, bisognerebbe intraprendere una campagna di promozione di tale genere ad esempio a gennaio, a febbraio, quando i lettori guardano fuori dalla finestra a Milano, Torino, Berlino o Vienna e vedono solo nebbia e neve, in quel momento sì che ti viene voglia di Sardegna – spiega Elisabetta – Quando gran parte delle aziende, industrie e uffici comunicano il calendario ferie. È proprio in quel momento che magari il lettore inizia su Google a fantasticare il suo viaggio in terra sarda, non l’11 luglio, fortunatamente magari già sotto l’ombrellone in qualche spiaggia sarda o magari (troppo tardi), sotto l’ombrellone di qualche spiaggia pugliese, siciliana, egiziana o greca».
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