Curiosità: nel 2014 Bruno Barbieri a Montevecchio allestì una cucina a basso impatto ambientale
Cinque anni fa lo chef pluristellato accettò la sfida propostagli da CO2.0 di Edilana di preparare un menù di alta qualità, riducendo il consumo di risorse, rifiuti e inquinamento al minimo. Barbieri organizzò lo show-cooking nella Miniera di Montevecchio luogo di cui il cuoco si innamorò.
Budino di patate con umido di cicoria, Risotto capperi, limone e caffè, Costolette di agnello con battuto di melanzane al profumo di menta, Muffin ai fichi con salsa al porto e fichi caramellati. Questo il menù che Bruno Barbieri preparò il 14 settembre del 2014, nella Miniera di Montevecchio, a Guspini. Lo chef, uno dei più stellati in Italia, arrivato alle 7 stelle Michelin, accettò di partecipare alla rassegna “Cooking CO2.0 Cucinare Senza Inquinare”, organizzata per divulgare la tecnologia delle cotture a basso impatto ambientale, che riducono il consumo delle risorse, non producono rifiuti ed inquinamento, con sistemi produttivi tracciabili e prodotti eticamente in maniera sostenibile.
L’85 per cento degli ingredienti utilizzati da Barbieri, necessitavano infatti di poca acqua per essere lavati ed erano edibili al 93 per cento, consentendo quindi di produrre meno scarti. Dei rifiuti prodotti, una parte è stata utilizzate per fertilizzare le fattorie del lombrico di Genn’e Sciria un’altra è stata trasformata in colla per legno dal distretto produttivo di bioedilizia “La Casa Verde CO2.0”. I processi di cottura e di conservazione erano stati alimentati a energia naturale grazie alla lana di pecora e a basso impatto ambientale.
Lo sapevate? Massimo Carlotto con il romanzo “Perdas De Fogu” si è occupato di Ogliastra e del Poligono di Quirra
Una denuncia coraggiosa dei giochi sporchi di ambienti politici e militari ai danni della nostra salute e della nostra sicurezza.
Lo scrittore padovano Massimo Carlotto si è occupato nel romanzo/inchiesta anche d’Ogliastra e precisamente del Poligono di Quirra e dell’inquinamento da nanoparticelle.
Sardegna 2008. Pierre Nazzari è un disertore ricattato e costretto a fare il lavoro sporco in operazioni segrete o illegali. Finisce nelle mani di una struttura parallela al servizio di un comitato d’affari locale e viene obbligato a spiare Nina, una giovane ricercatrice veterinaria che studia gli effetti da inquinamento bellico sugli animali nella zona del Poligono del Salto di Quirra.
Mentre l’ex militare tenta di conquistare la fiducia della donna, il suo passato torna per chiudere un conto lasciato in sospeso. Entrambi saranno costretti a giocare una partita complicata e pericolosa il cui premio è la sopravvivenza. Sullo sfondo un mondo di affaristi e politici, ex contractor e strutture di sicurezza private, militari e industrie di armamenti legati al grande business della produzione bellica.
Frutto di una lunga e meticolosa inchiesta condotta da Massimo Carlotto e dal gruppo di scrittori uniti sotto la sigla Mama Sabot, “Perdas De Fogu” segna il ritorno del grande romanzo di inchiesta contemporaneo. Un’indagine mozzafiato con una trama fitta di colpi di scena, il cui protagonista rappresenta una forte novità nel panorama del noir.
Una denuncia coraggiosa dei giochi sporchi di ambienti politici e militari ai danni della nostra salute e della nostra sicurezza.
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