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Andrea Spiga, la fotografa dei centenari, in Ogliastra: “Ritrarre un mondo che non c’è più e l’anima degli anziani della nostra terra”

 

Ritrae volti, occhi, mani, particolari che raccontano qualcosa di una storia lunga cento anni. È questo il progetto di Andrea Spiga, un’intraprendente e bravissima fotografa cagliaritana, autrice della parte artistica di un progetto sui centenari della Sardegna.

Nelle sue foto la Spiga va oltre le apparenze, vuole ritrarre ciò che va oltre lo sguardo, l’essenza di ciò che le trasmette una persona. Non immagini asettiche, immobili, prive di pathos. Nel suo progetto fotografico, DNA 100, la  fotografa cagliaritana cerca di sondare l’animo di un centenario, di un testimone e protagonista di un tempo che non c’è più, di un tempo passato che non appartiene neppure ai libri di storia.

Quelle dei centenari sono le storie della piccola gente, di coloro che ci possono narrare le sensazioni, le emozioni, i valori di un tempo, usando magari espressioni di una volta, con gli occhi di chi ha vissuto la guerra da protagonista, di chi ha conosciuto il paese e la Sardegna di una volta, di chi può raccontare modi di vivere ormai quasi del tutto scomparsi. È la voce di chi ha un secolo di vita. I centenari infatti non nascondono soltanto il segreto della longevità, ma sono testimoni viventi di una realtà passata, e i cui valori forse andrebbero valorizzati e ripristinati.

Il progetto di Andrea Spiga nasce per caso, durante un corso di fotografia, dal desiderio di ritrarre in maniera diversa, oltre le apparenze. Il progetto inizia però a prendere forma e a maturare durante una manifestazione a Seui. Incontra una nipote di un centenario, una bambina che la porterà alla scoperta di un mondo ancora per lei sconosciuto.

Nasce così DNA 100,  lavoro che continua a crescere di giorno in giorno, attraverso i paesi della Sardegna, con gli scatti suggestivi e il suo modo di fare che incanta.  La giovane fotografa sarda con il suo  progetto domenica scorsa è stata a Jerzu e a Ulassai. I nostri centri appartengono infatti a quella che gli studiosi Gianni Pes e Michel Poulain definiscono Blue Zone: l’area con la maggiore concentrazione di centenari.

Quest’anno Jerzu e Ulassai possono vantare in tutto ben 5 centenari e a Jerzu il prossimo anno, ben altri 4 varcheranno la soglia di cento anni. Chissà, sarà la genuina aria dei tacchi, il buon vino di Jerzu, la cucina prelibata della nostra zona o il risultato di una mente curiosa, aperta alla cultura, come quella di Maria Lai. Chi lo sa. Per ora non ci resta che fare tesoro del bene immenso che i centenari ci tramandano: il segreto della longevità e i loro valori, quelli veri, quelli di una volta.

 

 

Fotografie tratte dal sito: tottusimpari.it

http://live.coast.style/it/eventi/mostra-fotografica-dna-100-andrea-spiga-4945.html/

https://www.shopinthecity.it/torino/people/dna100-la-longevita-sarda-raccontata-in-fotografia/

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