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(PHOTOGALLERY) Un successo la Via Crucis vivente di Monte Attu

Ieri sera a Tortolì nel quartiere di Monte Attu, è andata in scena la Via Crucis vivente, interpretata da un centinaio di fedeli.

Una folla numerosa ha assistito alla rappresentazione delle ultime ore di Cristo, interpretato in maniera molto valida dal tortoliese Paolo Piras. Davanti alla chiesa di San Giuseppe è stata allestita la scena dell’ultima cena di Gesù con i suoi discepoli, a seguire nel giardino antistante tra gli ulivi, l’arresto del Cristo e l’inizio della processione tra le strade del quartiere tortoliese.

Nell’ultima abitazione alle pendici del promontorio della Croce di Monte Attu, interpretate varie scene: Gesù viene giudicato da Ponzio Pilato, fustigato dai soldati, e poi rinnegato dal discepolo Pietro. Dopo questa interpretazione sono iniziate le quattordici stazioni tradizionali – gli episodi più significativi – della passione di Cristo. Dopo la condanna a morte, Gesù viene caricato della Croce, la lingua di asfalto che porta alla cima della collina della Croce di Monte Attu diventa il cammino del supplizio verso il Calvario.

La folla ordinatamente segue l’interpretazione scenica, assistendo partecipe alle varie stazioni. Emotivamente coinvolgenti le ripetute cadute del Cristo, in una delle quali aiutato dal Cireneo. Intensa la rappresentazione dell’incontro di Maria e suo figlio trascinato dai soldati romani, con molti presenti emozionati dalla tragedia. Tra i profumi degli arbusti e delle piante di Monte Attu, la luce delle torcie dei soldati che squarciano le tenebre della notte, altre interpretazioni si susseguono: Veronica asciuga il viso insanguinato del Messia, un discorso consolatorio di Gesù alle pie donne, fino all’arrivo nella cima di Monte Attu, dove il Cristo viene spogliato.

Tra le ali di folla in silenzio, il passaggio di Cristo, il promontorio di Tortolì ora ha preso le sembianze del Golgota. Con la luna piena a fare da cornice, vanno in scena le ultime stazioni della passione di Gesù: la crocifissione, la morte, la deposizione e la tumulazione. Tra queste, la Vergine Addolorata quando a terra tiene tra le sue braccia, il corpo immobile del figlio, a rappresentare il dolore umano più straziante, porta la tragedia al culmine del “pathos”. Una rappresentazione delle ultime ore di Cristo riuscita da parte del gruppo Via Crucis di Monte Attu, con il pubblico partecipante in continuo aumento. Da sottolineare che il percorso in cui si è svolto l’evento è stato messo in sicurezza, delimitando le zone che potessero risultare pericolose.

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 Via Crucis 10  

 

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