Con i fuochi di mezzanotte ieri sera si è chiuso il sipario sulla festa di Stella Maris ad Arbatax.

Migliaia di persone hanno aspettato lo spettacolo pirotecnico, quest’anno affidato alla ditta F.lli Massa di Serdiana. Applausi a scena aperta e al termine anche il suono delle sirene delle barche ha sottolineato il gradimento del pubblico.

Dopo due giorni di sagre e spettacoli a Cala Genovesi, ieri la giornata è stata dedicata all’aspetto religioso della manifestazione. Dopo la processione, si è svolta la Santa Messa nella banchina di Levante e a seguire i tradizionali tre giri di porto.

Il simulacro è stato portato a bordo del peschereccio Nuovo Fiore e prima del lancio della corona in ricordo dei caduti in mare dal gommone della capitaneria di Porto, sono risuonate le note del “Silenzio fuori ordinanza” della tromba di Antonio Tangianu.

«Siamo soddisfatti del risultato – afferma Alessandra Useli, presidente del comitato organizzatore  – Abbiamo ricevuto tanti complimenti e vedere la gente sorridere ripaga dei sacrifici. Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della festa, in particolare l’Associazione Arbatax Profondo Blu, i ragazzi della security e Daniele Loi. Ringraziamo il Comune di Tortolì, tutte le autorità e i tantissimi che hanno collaborato per rendere speciale questa edizione targata 2018. L’unione fa la forza».

Le immagini più belle della festa, nella photogallery gentilmente concessa da Cristian Mascia:

Procede l’azione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Nuoro mirata al controllo del corretto assolvimento degli obblighi tributari.

Nel mirino, ancora una volta le “dichiarazioni a zero” ossia lo stratagemma ideato da alcuni contribuenti di presentare la dichiarazione dei redditi senza indicare alcun dato. Tale escamotage consente di dare comunque una parvenza di legalità e non insospettire gli organi di controllo.

Al termine di approfonditi accertamenti, anche a mezzo di informazioni sul territorio, la Finanza ha individuato una società, con sede legale a Nuoro, operante nel settore della lavorazione delle pietre e del marmo che dal 2015 al 2018 ha occultato i propri ricavi omettendo di versare le relative imposte.

Le operazioni di verifica, condotte attraverso complesse analisi della documentazione contabile, hanno consentito di riscontrare che la società operava emettendo le fatture ai propri clienti e annotando gli acquisti effettuati negli appositi registri pur non facendoli confluire in dichiarazione e hanno consentito di contestare circa 2.500.000 euro di evasione fiscale e violazioni all’IVA per oltre 200.000 euro.

Inoltre, sono stati rilevati anche curiosi costi non riconoscibili ai fini fiscali inerenti a spese presso noti ristoranti, spese per utenze domestiche, oggetti d’argento, biciclette ed addirittura una moto.

Dall’inizio dell’anno, salgono a cinque le società individuate che hanno scientemente utilizzato l’illecito espediente delle cosiddette “dichiarazioni a zero” per un recupero fiscale totale di oltre 6 milioni di euro.