Cagliari, rubano capi di abbigliamento e scappano. Bloccati dalla Municipale dopo un lungo inseguimento.

Ieri sera verso le 17.30 una pattuglia della Polizia Municipale in servizio nella zona del Largo Carlo Felice, ha notato un ragazzo e una ragazza che correvano a piedi inseguiti da altri due giovani e da un carabiniere in divisa. Immediatamente gli uomini della Municipale hanno provato a fermare i due giovani per capire cosa fosse successo. I due ladri sono saliti velocemente a bordo di una Renault Modus e nonostante l’invito formale a fermarsi rivoltogli da uno dei due agenti, sono scappati verso piazza Yenne. I due agenti sono saliti sull’auto di servizio e da lì è cominciato un inseguimento per le vie del centro storico della città. La Municipale è riuscita a fermare l’auto con i due a bordo in viale Buoncammino, proprio davanti a Porta Cristina.

Sul veicolo sono stati rinvenuti alcuni capi di abbigliamento femminile con ancora le targhettine che corrispondevano ai capi sottratti. I due entrambi di Lanusei ma residenti in città, sono stati accompagnati nella caserma della Municipale e dopo gli ulteriori accertamenti e le varie testimonianze raccolte sono stati arrestati e, su disposizione del pubblico ministero di turno, condotti, questa mattina, in tribunale per il processo per direttissima.

Il legale di fiducia ha chiesto i termini a difesa e l’udienza è stata rinviate al 5 luglio prossimo.

Sono bastati 10 minuti per mandare in frantumi una serra. Circa 250 mila euro di danni con struttura e colture rovinate. Ieri notte alle 22,30 circa una improvvisa grandinata ha praticamente distrutto la serra di 12.700 metri di Francesco Pala e Nicola Onali di Iglesias.

Questa mattina, quando il segretario di Coldiretti Iglesias Nicola Obino, è andato in azienda lo scenario era desolante con vetri ovunque. La copertura è praticamente tutta da ristrutturare e le colture da buttare. La forte grandinata si è concentrata in località s’Arriali dove è ubicata la serra gestita in parte da Pala ed in parte da Onali, giovane di 30 anni insediato in agricoltura da appena due mesi. Entrambi oltre ad allevare pecore e capre coltivano ortive distrutte anch’esse dai vetri caduti dalla copertura.

Le continue piogge di questi mesi, se da una parte stanno dando sollievo alla terra e alle piante dopo la sofferenza dello scorso anno causata dalla siccità e hanno finalmente riempito tutti i bacini, dall’altra stanno causando seri danni per l’agricoltura sarda. In particolare per la frutta (sono stati persi circa il 50 per cento delle ciliegie precoci, il 40% delle pesche, il 60% delle fragole e 40% delle albicocche), oltre ai danni per la fienagione, il grano cappelli, i ritardi nella coltivazione del riso e delle ortive.

Il Sulcis inoltre è la seconda volta che viene colpito da una straordinaria evento atmosferico. Un mese fa una bomba d’acqua aveva causato diversi danni oltre che alle case anche alle strade rurali. Diversi pastori sono rimasti isolati dall’ovile.