La controversa Riforma della rete ospedaliera regionale voluta dall’assessore alla Sanità, Luigi Arru,  martedì arriva in aula per il voto del Consiglio regionale.

E il  26 settembre prossimo sarà anche la giornata della resa dei conti tra i vertici regionali e chi, da tempo, contrasta il Piano di riordino. La rete in difesa della Sanità pubblica e i vari comitati civici che sono sorti sui territori si sono dati appuntamento a Cagliari per un sit-in di protesta che si terrà di fronte al palazzo di via Roma a partire dalle 9,30.

«Sarà un momento molto importante per il destino della sanità pubblica, dei sardi e dei nostri ospedali, ma deve anche essere un momento importante anche per il destino politico di ogni consigliere della Regione» attacca Claudia Zuncheddu, medico ed ex consigliere regioanle che si è fatta portavoce della battaglia contro la Riforma.

«Se i consiglieri regionali  che nei territori dichiarano di essere contrari al feroce Piano, al momento del voto abbandonano l’aula,  la Riforma non passa. Manterranno fede alle promesse?» si chiede Zuncheddu che lancia u avvertimento: «noi vigiliamo».

Riforma della rete ospedaliera regionale: domani si apre la discussione in Consiglio regionale  e sino al 29 sarà possibile presentare emendamenti per chiedere l’attribuzione del primo livello per l’ospedale di Lanusei.

Ci sarà poi pausa di riflessione ulteriore per arrivare alla votazione definitiva. È questo l’iter per l’approvazione della proposta di legge di riordino degli ospedali che coinvolge direttamente il Nostra signora della Mercede. Il 29, infatti, si terrà anche la seduta della conferenza sociosanitaria dell’Ogliastra. L’organismo presieduto dal sindaco di Jerzu , Roberto Congiu, dovrà decidere se e come proseguire la mobilitazione a supporto della richiesta di primo livello presentata da sindaci e territorio.

Il traguardo sembra allontanarsi soprattutto dopo che la Commissione sanità, nel licenziare la bozza di legge,  ha attribuito al presidio ogliastrino le funzioni di Dea di primo livello.