Sono in corso da ieri sera le ricerche di tre persone a Orroli, nel Lago Mulargia. Si tratta di due adulti di circa 40 anni e un ragazzo di 16, figliastro di uno dei due, che, recatisi nel bacino per provare una barca, non hanno fatto rientro a casa.

I Carabinieri hanno ritrovato la vettura parcheggiata e chiusa a chiave in prossimità dell’approdo delle imbarcazioni ma dei tre nessuna traccia. Sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e il Nucleo Subacquei dei Carabinieri di Cagliari per concorrere nelle ricerche che questa mattina proseguiranno con un elicottero.

A dare l’allarme per il mancato rientro dei tre è stato un nipote preoccupato dal fatto che alle 19 di ieri avrebbero dovuto fare rientro a Orroli. Le attività sono coordinate dai Carabinieri della Compagnia di Isili.

Questa mattina a seguito delle ricerche sono stati rinvenuti, nelle acque del lago Mulargia, alcuni effetti personali dei tre scomparsi, tra i quali una scarpa del sedicenne, uno zaino e un remo dell’imbarcazione.

I temi del “Bullismo” e del  “cyberbullismo”, sono stati affrontati dai piccoli alunni della scuola  primaria di Perdasdefogu grazie al laboratorio di 60 ore “Giochiamo con le emozioni?” realizzato nell’ambito del progetto “Tutti a Iscol@” finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

“Giochiamo con le emozioni?” ha coinvolto 38 bambini delle classi seconda, terza, quarta e quinta primaria.

La Responsabile della progettazione e realizzazione del Progetto “Giochiamo con le emozioni?” è stata la Dott.ssa Laura Deplano, psicologa che si occupa di psicologia scolastica, aiutata nella realizzazione del laboratorio dalla Dott.ssa Maria Giuseppina Biolchini, psicologa, e dalle insegnanti Lauretta Demontis, Angela Maria Giordano, Emanuela Martena e Orietta Piras.

Il laboratorio di educazione razionale emotiva è stato finalizzato a favorire una crescita armonica cognitiva ed affettiva del bambino.

La dottoressa Deplano ha spiegato il perché dell’importanza di un laboratorio sulle emozioni “Un buon riconoscimento e gestione delle proprie ed altrui emozioni, gioca un ruolo molto importante nel prevenire e contrastare situazioni di disagio emotivo e fenomeni diffusi” ha detto la dottoressa “soprattutto in ambiente scolastico, quali bullismo, cyberbullismo, intolleranza, discriminazione, illegalità, comportamenti a rischio che incidono notevolmente sul rendimento scolastico e sulla dispersione scolastica”

Le attività svolte nel laboratorio (riconoscimento e analisi delle emozioni primarie; circle time; role playing; cooperative learning; attività di problem solving al fine di gestire le emozioni spiacevoli quali paura, rabbia, tristezza; animazione e drammatizzazione della lettura sul tema; creazione di cartelloni con semplici regole; registri e cassette della gentilezza; tabelle motivazionali; filmati…) sono state proposte in forma ludica, adattate all’età e ai bisogni dei bambini che hanno partecipato attivamente e con alta motivazione.

Ha  spiegato ancora la Deplano “Durante l’attuazione del progetto sono stati raggiunti alcuni miglioramenti nel clima scolastico in termini di formazione di uno stile di vita basato sulla comprensione, cooperazione, rispetto reciproco, valorizzazione di sé e degli altri; incremento dell’autostima; incremento della motivazione nello studio e nei rapporti tra i pari; incremento dell’autoregolazione emotiva e comportamentale”.

Un progetto riuscito, ha concluso Laura Deplano “il laboratorio è stato positivo sia nei bambini coinvolti, i quali hanno avuto modo di sperimentare nuove modalità di apprendimento cooperativo e nuove modalità relazionali anche tra alunni appartenenti a diverse fasce di età, sia negli insegnanti coinvolti nel progetto, i quali hanno incrementato, hanno adottato e continueranno ad adottare nuove prassi per la gestione positiva della classe”

Il progetto è stato valorizzato attraverso la creazione di un collage di foto delle attività esposto nel corridoio della scuola, un dvd contenente tutte le attività svolte che è stato distribuito ai partecipanti alle tutor e al Dirigente Scolastico l’Ingegnere Tonino Piroddi.  Inoltre è ancora in fase di realizzazione un album fotografico che rimarrà nell’archivio scolastico della scuola di Perdasdefogu.