Guardia Costiera di Arbatax, svolta questa mattina un’operazione di tutela ambientale, vigilanza pesca e sicurezza
Arbatax: continua l’impegno degli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo che oggi hanno svolto un’intensa attività di tutela ambientale, vigilanza pesca e sicurezza della navigazione, nelle acque antistanti il porto di Arbatax. L’operazione si è svolta in collaborazione con i sommozzatori del
Arbatax: continua l’impegno degli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo che oggi hanno svolto un’intensa attività di tutela ambientale, vigilanza pesca e sicurezza della navigazione, nelle acque antistanti il porto di Arbatax. L’operazione si è svolta in collaborazione con i sommozzatori del 4° nucleo della Guardia Costiera di Cagliari.
L’intervento ha portato all’individuazione e alla successiva rimozione di una rete da posta, di circa 1700 mt di lunghezza, abbandonata sul fondale marino davanti al porto di Arbatax. La rete, non solo costituiva un pericolo per la sicurezza della navigazione, ma danneggiava in maniera incisiva l’ecosistema marino essendo particolarmente inquinante.
Il curioso bronzetto nuragico del “guerriero con quattro braccia e quattro occhi”. Perché ha questo aspetto?
È esposta nel Museo Archeologico di Cagliari e fu ritrovata nelle campagne di Teti (Nuoro) insieme a decine e decine di altri reperti dell'epoca nuragica.
Tra i bronzetti nuragici più celebri mai rinvenuti c’è sicuramente quello del guerriero con quattro occhi e quattro braccia.
Si tratta di una statuetta sicuramente molto particolare caratterizzata da un’aura di fierezza e solennità.
È esposta nel Museo Archeologico di Cagliari e fu ritrovata nelle campagne di Teti (Nuoro) insieme a decine e decine di altri reperti dell’epoca nuragica. Fu un pastore della zona a fare questa scoperta nel lontano 1865.
Ma perché questa conformazione? Le ipotesi sono tante e diverse, ma convergono su un punto. Il guerriero è raffigurato in tal modo per il suo alto valore militare. Quattro occhi e quattro braccia per spiegare empiricamente la sua grande forza durante la battaglia. Secondo alcuni studiosi raffigurerebbe un grande guerriero mortale dotato di grandi capacità. Secondo altre tesi sarebbe la rappresentazione di un’antica divinità nuragica guerriera, o di un “demone-eroe” capace di trascendere la natura umana.
Le corna sono invece un unicum in tutto l’artigianato nuragico che potrebbe essere frutto di un restauro non proprio fedele all’originale.
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