Esordio vincente per le squadre dell’Airone Tortolì
Inizia nel migliore dei modi la stagione agonistica dell’Airone Scuola di Pallavolo Tortolì. Prima, sabato 31 Ottobre al Palazzetto, con la vittoria per 3 a 1 della Serie D femminile contro le atlete della Stella Azzurra Sestu e poi domenica
Inizia nel migliore dei modi la stagione agonistica dell’Airone Scuola di Pallavolo Tortolì. Prima, sabato 31 Ottobre al Palazzetto, con la vittoria per 3 a 1 della Serie D femminile contro le atlete della Stella Azzurra Sestu e poi domenica 1 Novembre, all’ “Open Day” di Guspini, dove i ragazzi della Serie C maschile si sono imposti per 3 a 0 nei confronti della squadra del Club Sardegna.
Sabato la squadra femminile guidata da Mirela Nunes Sesti inizia bene la gara, aggiudicandosi i primi due set,25/22,25/22 i parziali,nella terza frazione le ospiti non mollano la presa e riescono ad aggiudicarsi il set con il punteggio di 25 a 19.
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Il curioso bronzetto nuragico del “guerriero con quattro braccia e quattro occhi”. Perché ha questo aspetto?
È esposta nel Museo Archeologico di Cagliari e fu ritrovata nelle campagne di Teti (Nuoro) insieme a decine e decine di altri reperti dell'epoca nuragica.
Tra i bronzetti nuragici più celebri mai rinvenuti c’è sicuramente quello del guerriero con quattro occhi e quattro braccia.
Si tratta di una statuetta sicuramente molto particolare caratterizzata da un’aura di fierezza e solennità.
È esposta nel Museo Archeologico di Cagliari e fu ritrovata nelle campagne di Teti (Nuoro) insieme a decine e decine di altri reperti dell’epoca nuragica. Fu un pastore della zona a fare questa scoperta nel lontano 1865.
Ma perché questa conformazione? Le ipotesi sono tante e diverse, ma convergono su un punto. Il guerriero è raffigurato in tal modo per il suo alto valore militare. Quattro occhi e quattro braccia per spiegare empiricamente la sua grande forza durante la battaglia. Secondo alcuni studiosi raffigurerebbe un grande guerriero mortale dotato di grandi capacità. Secondo altre tesi sarebbe la rappresentazione di un’antica divinità nuragica guerriera, o di un “demone-eroe” capace di trascendere la natura umana.
Le corna sono invece un unicum in tutto l’artigianato nuragico che potrebbe essere frutto di un restauro non proprio fedele all’originale.
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