Il noto giornalista Giacomo Mameli sarà presente domenica 25 ottobre alle 17, presso il Circolo Nautico di Arbatax, per raccontare agli affezionati del Caffè Letterario l’universo femminile.

Attraverso l’analisi dei personaggi dei romanzi di Margherita Musella, scrittrice arbataxina, Mameli creerà un’occasione per riflettere sulla narrativa femminile e per conoscere da vicino le “eroine di tutti i giorni” presentate nelle opere “Ci beviamo un caffè?”, “Ci vuole poco, anzi, niente!”, “Non dimenticare di essere felice” e “Scuola di cucina. Io e le altre”.

“E’ un grande onore per me” racconta Margherita Musella “che un giornalista e scrittore di rinomato talento come Giacomo Mameli si soffermi sui miei romanzi. Sono curiosa di vedere come, attraverso il suo punto di vista, verranno presentate e interpretate le protagoniste delle storie che ho scritto in questi anni. Spero in una partecipazione generosa da parte non solo degli iscritti alla nostra associazione, ma anche di chi non ha ancora avuto occasione di avvicinarsi alla nostra realtà culturale”.

Vi siete mai chiesti quale sia il nuraghe situato a maggiore altezza in Sardegna?

Ebbene, questo primato spetterebbe al Nuraghe “Ura de Sole” – nel territorio di Desulo – situato nella sommità de “Bruncu Nuraghe” all’altezza di 1331 metri sul livello del mare, nei pressi del passo Tascusì. A confermarlo anche il sito del comune montano della provincia di Nuoro.

Il nuraghe purtroppo si trova in pessime condizioni, infatti qui affiorano solo i resti dell’antico edificio, che sarebbe stato distrutto negli anni ’70 a causa di interventi insensati effettuati da mezzi meccanici pesanti, da parte dell’uomo.

In questo luogo si può osservare un panorama vasto e davvero suggestivo, che fa comprendere l’importanza strategica del nuraghe in epoche remote.

Intorno al massiccio del Gennargentu le popolazioni nuragiche si sono spinte anche in altre località tra i 1100 e 1300 metri. A tal proposito, il complesso archeologico più famoso è quello di Ruinas – in territorio di Arzana – posto a 1197 metri sul livello del mare. Questo antico insediamento umano si dice fosse abitato fino al Medioevo, la tradizione orale racconta sia stato abbandonato a causa di una drammatica pestilenza intorno al XIV secolo che avrebbe decimato la popolazione.

I sopravvissuti furono accolti ad Arzana e si stabilirono nella parte estrema della periferia dell’abitato nella parte alta di “Preda de Maore”. Il Comune di Arzana così ereditò le terre di Ruinas.